Oxford e i Preraffaelliti

Conosciuta per la sua prestigiosa università, Oxford è una bella città raggiungibile in poco più di un’ora da Londra.

Non avendo un particolare interesse strategico o industriale, Oxford non ha subito le incursioni aeree della seconda guerra mondiale e i suoi antichi atenei universitari sono ancora intatti nella loro bellezza architettonica.

La settecentesca biblioteca Radcliffe Camera e il Collegio All Souls

Si tratta di numerosi collegi sparsi per la città, ciascuno con uno o più cortili, la cappella e la hall, secondo la pianta in uso nel medioevo. I più antichi risalgono al 1200. Capi di stato e personaggi famosi hanno studiato in questi palazzi: da re a primi ministri, artisti e letterati.

Oscar Wilde fu uno studente del Magdalen College e ricordò sempre la sua permanenza ad Oxford come il periodo più bello della sua vita.

Non c’è luogo che non contenga qualche cosa di romantico; ma Venezia, come Oxford, ha conservato lo sfondo per il romanzo; e per chi è veramente romantico lo sfondo è tutto, o quasi tutto

Oscar Wilde

A Oxford domina il gotico, quello stile architettonico fatto di guglie, archi a punta, bassorilievi e decorazioni, che poi, per il suo degenerare dovuto a cattive imitazioni, fu soppiantato dall’esigenza di pulizia tipica del primo Rinascimento.

Oxford vie
Vie di Oxford
Vista panoramica dalla Torre della chiesa St.Mary at the North Gate, Oxford
Vista panoramica dalla Torre della chiesa St.Mary at the North Gate a Oxford

Oscar Wilde a Oxford venne a contatto con John Ruskin, suo professore all’Università, e come lui fu contagiato dalla passione per l’arte e la bellezza che in quel periodo andavano vivacemente proclamando i Preraffaelliti, un gruppo di giovani artisti contrari alla produzione in serie, al manierismo, alle rigidità imposte dalle accademie e alla dilagante diffusione delle industrie che deturpavano la natura. Essi, come Ruskin, aspiravano a un ritorno alla bellezza e alla libertà espressiva dell’artista.

Magdalen College, Oxford
Oscar Wilde, 1882
A Christmas Carol, Dante Gabriel Rossetti, 1867
A Christmas Carol, Dante Gabriel Rossetti, 1867

Il movimento era stato fondato qualche anno prima a Londra da tre ragazzi che allora frequentavano la Royal Academy. Erano William Holman Hunt, John Everett Millais e Dante Gabriel Rossetti, il più appassionato. A loro si erano aggiunti Thomas Woolner, un giovane scultore, James Collinson, marito di Cristina, la sorella del Rossetti, William Michael Rossetti, il fratello che partecipò alla compagnia in qualità di segretario e Frederic George Stephens, uno studente amico di Hunt.

Fecero uno statuto, con le date fisse di riunione, ed ebbero anche un giornale. Quanto al nome, seguirono quello che sembra essere il destino di tutti i ribelli, adottarono per titolo dell’associazione il nome che per scherzo era stato applicato prima a Hunt, poi a tutti e tre (Rossetti, Millais. Hunt) dai loro colleghi d’Accademia, cioè i “Prerafaelliti“.

da I Prerafaellisti, A.Agresti, 1908

Gli amici, ispirati dai poeti romantici come Byron (lo zio dei Rossetti, John Polidori, era stato il segretario e medico di Lord Byron), dai Fiamminghi e dai Nazareni tedeschi introdotti loro dagli insegnanti William Dyce e Madox Brown, dalle idee di Ruskin, espresse nel suo Modern painters, e soprattutto innamorati dell’arte e letteratura italiana del medioevo, erano piuttosto ostili alle innovazioni introdotte con il tardo Rinascimento. L’accesa critica alla Trasfigurazione di Raffaello nel corso di un incontro, era valsa loro l’appellativo di Preraffaelliti. E Rossetti, influenzato dal pensiero del padre che era stato un carbonaro e appartenente alla massoneria, propose quasi per scherzo la fondazione di una confraternita per portare avanti le loro idee. Madox Brown rimase colpito dalla veemenza con cui soprattutto Rossetti esprimeva il suo deciso pensiero e fu oltremodo sorpreso dalla venerazione del ragazzo verso la sua pittura

Assai incredibile, mi scrive domandandomi di dargli lezioni, spinto a ciò dalla considerazione “dei miei alti talenti”, perchè egli conosce ogni lavoro che io ho esposto… Vedremo quello che si potrà fare di lui…

dal Diario di Madox Brown, 25 marzo 1848

Piuttosto perplesso, Brown lo accettò come praticante nel suo studio e contagiato poi dalle sue idee finì per incoraggiarle e farsene influenzare, restando comunque sempre al di fuori dalla confraternita. Sua figlia Lucy sposò William Rossetti, il fratello di Gabriel.

Cristo lava i piedi a Pietro, Ford Madox Brown, Tate Britain, 1851
Cristo lava i piedi a Pietro, Ford Madox Brown, Tate Britain, 1851
Dante Gabriel Rossetti, autoritratto, 1847
Graziosi agnellini che belano, Ford Madox Brown, 1851

Gabriel Charles Dante Rossetti scelse come primo nome Dante in onore all’Alighieri e alle sue origini italiane. Il giovane si era fatto notare per i discorsi infuocati sull’arte e la poesia italiana e per aver tradotto in inglese la Vita Nova di Dante Alighieri, poeta di cui il padre era appassionato e a questo doveva la scelta del nome. Nel 1861 pubblicherà il libro The Early Italian Poets, testi poco conosciuti in Europa, dedicati all’Amore cortese e pieni delle atmosfere incantate tipiche del Medioevo. Tutta la famiglia Rossetti, profondamente religiosa, era dedita al culto di Dante Alighieri: nell’Inghilterra vittoriana il sommo poeta di Firenze era ritenuto the central man of all the world, come lo aveva definito Ruskin, e i quattro fratelli Rossetti, abili scrittori e poeti, approfittarono della loro conoscenza dell’argomento per trasmettere la loro passione ai conterranei. Maria la sorella maggiore, che poi si farà suora, compose un saggio su Dante dal titolo A Shadow of Dante il quale fu ben giudicato dalla critica, William tradusse l’Inferno in Inglese e Christina si fece notare per le gradevoli poesie infantili, piene di magiche suggestioni all’italiana.

Pembroke college, Oxford

I giovani membri della Confraternita Preraffaellita, la PRB, questa la loro sigla, fondarono una rivista, The Germ, dove si proponevano di esprimere e diffondere le loro idee. La rivista non ebbe successo e ne furono pubblicati solo 4 numeri. The Germ, il Seme, sbocciò però un paio di anni dopo a Oxford, dove altri studenti, come il poeta Richard Watson Dixon, che frequentava il Pembroke College, insieme a William Morris ed Edward Burne-Jones, studenti alla facoltà di Teologia nell’Exeter College, furono coinvolti dalle idee preraffaellite, che vollero divulgare fondando a loro volta The Oxford and Cambridge Magazine, ispiratosi ai principi di The Germ. Nella rivista si pubblicavano poesie, romanzi, recensioni, si parlava di arte, letteratura, religione. Gabriel Dante Rossetti contribuì al giornale con diversi scritti.

The day dream, Dante Gabriel Rossetti, 1880
Holy family, James Collinson, 1878, collezione privata
Holy family, James Collinson, 1878

I Preraffaelliti rivendicavano l’attenzione alla religione, ai dettagli e all’uso vivido del colore, esaltando la qualità delle cose e considerando il fine artigianato a livello delle arti come pittura e scultura. La renovatio urbis, i dettami rigidi imposti dall’Accademia, il ritorno al paganesimo e il ruolo dell’artista sempre più al servizio dei potenti, suscitavano lo sdegno degli amici della Confraternita. Il grande Michelangelo aveva probabilmente provato le stesse sensazioni, quando, sempre così restio e scontroso, nelle sue Rime, lascia trasparire i veri sentimenti, come l’amore per il bello ispirato dal sacro e la critica verso i propri tempi.

Il mondo è cieco e il triste esempio ancora vince e sommerge ogni perfetta usanza, la luce è spenta e insieme ogni baldanza, trionfa il falso e il vero non esce fuori

dalle Rime di Michelangelo Buonarroti

Gesù nella casa dei genitori di John Everett Millais, 1849, Tate Britain
Gesù nella casa dei genitori, John Everett Millais, 1849, Tate Britain

L’attenzione alla spiritualità calata nel quotidiano, il forte simbolismo, in alcuni casi magari anche involontario, e la rivalutazione di temi medievali e biblici espressi in uno stile innovativo e romantico, fanno dei Preraffaelliti i precursori dell’Art Nouveau e dei movimenti artistici di secessione del primo novecento. L’esasperata ricercatezza, unita a volte a un pizzico di ironia e di teatralità nei gesti, anticipano quello che poi sarà il Decadentismo, un’imitazione meno riuscita delle idee originali. In realtà la loro era un’avanguardia di contenuti, un fervore religioso che si opponeva al modernismo e a quella che consideravano la decadenza dei costumi. Era un modo per tornare alla verità delle cose e andare contro il sistema.

Non risultavano simpatici i Preraffaelliti… I forti istinti spesso rendono le persone stravaganti e sgarbate, mentre la fiducia nelle proprie possibilità li fa sembrare impertinenti...

John Ruskin

rooftop ashmolean museum di oxford
Rooftop dell’Ashmolean Museum, Oxford

A Oxford comunque i Preraffaelliti trovarono molti estimatori, primo fra tutti John Ruskin, il critico promotore della bellezza, del restauro romantico, volto a conservare il più possibile le opere d’arte e le costruzioni antiche in modo da mantenere il fascino della patina del tempo.

Mi si consenta di affermare che non ho nessuna conoscenza personale di questi artisti… Tra coloro che conoscono anche uno solo dei miei scritti, non si potrà sospettare che io desideri incoraggiare le loro presunte inclinazioni papiste e trattariane… Auguro di cuore a tutti loro una buona fortuna, nel sincero convincimento che se accordano il coraggio e l’energia dimostrati nella scelta del proprio metodo, con la pazienza e la saggezza necessarie per elaborarlo, potranno creare nella nostra Inghilterra le basi della più nobile scuola artistica apparsa al mondo negli ultimi trecento anni.

da una lettera di Ruskin al direttore del Times, pubblicata il 30 maggio 1851

Le aspirazioni dei giovani artisti vennero probabilmente associate al cosiddetto Movimento di Oxford, noto anche con il nome di Tractarianismo. Pochi anni prima si erano infatti manifestati nella città movimenti di ribellione attribuiti all’istigazione da parte di esponenti dell’alto clero, che sostenevano un ritorno alle vecchie tradizioni cristiane anglicane precedenti la riforma protestante. Questo movimento dette origine ad una serie di pubblicazioni, The Tracts for the Times, pubblicate dal 1833 al 1841. Negli opuscoli si parlava di problemi religiosi sostenendo il ritorno alla chiesa antica, che solo nella tradizione anglicana avrebbe potuto trovare la sua affermazione. Era di conseguenza anche un ritorno al Cattolicesimo.

Conferenza dell’arcivescovo di Westminister Enrico Eduardo Manning
The Oxford Union Library

Posso solo dire che questo movimento intellettuale non deve la sua origine a predicatori cattolici, nè a teologi o scrittori cattolici di nessuna sorta… Non fu opera di preti cattolici, ebbe principio da cause molto diverse… Questa scuola creò un’intera letteratura tanto profana, quanto teologica… Essa moltiplicò ogni sorta di artistiche ed estetiche opere… Fu un risoluto virile e sincero sforzo per trovare la verità ovunque ella fosse… Questa scuola andò gradatamente moltiplicandosi specialmente fra i suoi discepoli nelle due università di Oxford e Cambridge

Discorso tenuto dall’arcivescovo di Westminister Enrico Eduardo Manning il 30 Maggio 1862

Antichi pub di Oxford, il Turf Tavern
Antichi pub di Oxford, il Turf Tavern

Ruskin fu per i Preraffaelliti un ispiratore e un mecenate, i suoi articoli entusiastici contribuirono alla fama spesso denigrata di questi pittori. Anche lui, nonostante fosse un critico d’arte e scrittore famoso, subiva in parte l’ostilità del mondo accademico, in quanto le sue idee erano spesso in controtendenza. Con i Preraffaelliti aveva trovato gli artisti ai quali ispirava, quelli che aveva auspicato nel suo Modern Painters iniziato nel 1843. I Preraffaelliti venivano osteggiati, o ignorati completamente, il che corrisponde in realtà alla stessa cosa.

Le grida unanimi e violente che la critica ha levato contro di loro, l’assoluta mancanza di un aiuto o di un incoraggiamento da parte delle persone in grado di valutarne l’impegno estremo e giudicarne i risultati… Come se non bastasse, anche la malignità sulla loro vita privata li aggredisce nella maniera sottile e strisciante che le è propria

da Turner e i Preraffaelliti di John Ruskin

William Holman Hunt, Il capro espiatorio, 1854, National Museums Liverpool

Ruskin, che aveva studiato al Christ Church di Oxford, si era fatto notare per le idee audaci e in controtendenza. Fu nominato professore di storia dell’arte nel 1869 e in seguito a Oxford fonderà una Scuola di Disegno che è ancora esistente. Noto per la sua franchezza a volte quasi brutale, Ruskin era ricco e utilizzò i suoi denari per mettere in pratica, difendere e propagare il suo pensiero. Diverrà amico di molti dei Preraffaelliti, ma paradossalmente, sua moglie, Euphemia Gray, si innamorerà di John Everett Millais, uno dei principali fondatori del movimento, e dopo che il suo matrimonio sarà dichiarato nullo dalla Chiesa Anglicana, i due si sposeranno. Fu uno scandalo per l’epoca, di cui Ruskin sembrò curarsi poco, mantenendo qualche contatto con Millais anche successivamente, ma escludendolo di fatto dalla sua vita.

Ashmolean Museum, oxford
Importanti reperti egizi all’Ashmolean Museum di Oxford

Grande mecenate dei Preraffaelliti fu anche Thomas Combe, sovrintendente della Oxford University Press, che insieme alla moglie Martha commissionarono molte opere ai Preraffaelliti lasciandole poi in donazione all’Università. Alcuni dei loro dipinti sono osservabili all’Ashmolean Museum di Oxford. L’ingresso a questo interessante e ricco museo è gratuito.

Tamigi Oxford
Lungo il Tamigi a Oxford

Influenzati da Ruskin e dall’entusiasmo di Rossetti, molti artisti che simpatizzavano con la Confraternita Preraffaellita visitarono più volte l’Italia, rimanendo affascinati da città come Venezia, Firenze, Pisa e Siena, antica città medievale. Ispirati dai pittori della Scuola Senese, da Giotto, Dante, Boccaccio e Botticelli, gli artisti preraffaelliti erano sempre alla ricerca di figure femminili da ritrarre nei loro dipinti, donne che fossero evocatrici di immagini romantiche, oniriche o eteree. Fu Dante Rossetti, che durante una serata a teatro a Oxford, nell’Ottobre 1857, notò Jane Burden, una bella ragazza bruna dalle chiome fluenti e l’espressione intensa, che diventerà una delle maggiori muse dei Preraffaelliti, una storditrice, come Rossetti era solito chiamare le donne e le cose che lo appassionavano.

Jane Burden
Foto di Jane Burden, John Robert Parson, 1865
Jane Burden ritratta da Rossetti come Proserpina, 1874, Tate Britain
Jane Burden ritratta da Rossetti come Proserpina, 1874, Tate Britain

La Burden era figlia di uno stalliere e di una cameriera, abitava in una delle casette al St.Helen’s Passage di Oxford, uno stretto vicolo che inizia proprio sotto l’Hertford Bridge, quello che è conosciuto come il Ponte dei Sospiri.

Jane Burden sarà ritratta da molti pittori della confraternita, principalmente da Rossetti, Edward Burne-Jones e da William Morris, il quale un paio di anni dopo divenne suo marito. I due si sposarono il 26 Aprile 1859 nella chiesa di St. Michael at the North Gate in Cornmarket Street, all’incrocio con Ship Street a Oxford.

ponte dei sospiri oxford Hertford Bridge
Hertford Bridge, Oxford
St. Michael at the North Gate, Cornmarket Street, Oxford
St. Michael at the North Gate, Cornmarket Street, Oxford
Jane Burden, in una fotografia d’epoca

Lo scrittore americano Henry James, ammiratore dei Preraffaelliti, nel 1869 a Londra ebbe modo di conoscere Jane di persona e la descrisse in termini entusiastici in una lettera a sua sorella

La signora Morris è di una bellezza straordinaria, una figura ritagliata da un messale… un’apparizione di un’intensità paurosa e meravigliosa. Immagina una donna alta e sottile, con un lungo abito di una certa stoffa violacea, una massa di capelli neri, occhi malinconici grigi, grandi sopracciglia folte oblique, una bocca come “Oriana” nel nostro Tennyson illustrato, un collo lungo, senza colletto, e al suo posto una dozzina di fili di stravaganti perline 

Non certo una bellezza tipica dell’età vittoriana, ma una donna di indubbio fascino, e molto intelligente. Riservata e piuttosto chiusa, Jane non accettò subito l’invito di Rossetti a posare come modella, furono costretti a parlare con la famiglia per convincerla. I rapporti con Rossetti furono sempre stretti e dettero adito anche a chiacchiere su una loro presunta relazione. Certo è che i due tennero per tutta la vita una fitta corrispondenza epistolare.

Jane Burden, ritratta da Morris, ne La bella Isotta, 1858  
William Morris
William Morris

I Morris ebbero due figlie, Jane e May, e vissero inizialmente nel Kent, nella Red House, poi a Londra e nel villaggio di Kelmscott nell’Oxfordshire, in una tenuta in campagna che avevano affittato insieme a Dante G. Rossetti. La casa, che è visitabile nei mesi estivi, appare sullo sfondo del dipinto Water Willow, dove si vede Jane in primo piano con in mano ramoscelli di salice e alle sue spalle il Tamigi e una piccola chiesa di campagna. Fu realizzato da Rossetti nel 1871 in omaggio ai periodi felici trascorsi con Jane e gli amici a Kelmscott Manor. Venne acquistato dal pittore romantico William Alfred Turner che commissionò a Rossetti molti altri dipinti.

Water Willow, D.G. Rossetti, 1871

Dopo il matrimonio Jane divenne un’accanita lettrice, imparò a suonare il piano, a parlare Francese e Italiano, e continuò sempre a ricamare, sua grande passione. Dante Gabriel Rossetti continuerà a ritrarla per tutta la vita, a volte ironicamente nei panni della donna prigioniera e succube del marito, come nel dipinto dedicato alla senese Pia de’ Tolomei, citata da Dante Alighieri nella Divina Commedia, altre volte nel ruolo di eroine medievali o amori idealizzati, come nel ruolo di Beatrice, o Fiammetta, musa del Boccaccio. I lineamenti della Burden appaiono innumerevoli volte anche con particolari fisici lievemente cambiati, come gli occhi blu o un diverso colore di capelli, cosa abbastanza frequente nei Preraffaelliti, che erano soliti curare i dettagli e adattare i modelli alla loro idea per la buona riuscita dell’opera artistica.

Mia cara Janey,

è da qualche giorno che nutro il proposito di scriverti… Proprio in questo istante sto guardando un tuo abito in seta tussor (se il termine è esatto), da riprodurre nella “Vanna”. Sapevo che un giorno mi sarebbe stato utile, ed è colmo del tuo ricordo, ma vuoto di te. Nel quadro ho dipinto i bucaneve, ma penso che così come li ho fatti non bastino. La composizione esige un fiore e una foglia, come valore equilibrante… Penso che gli accosterò una primula… Appena puoi scrivimi qualche riga, mi rende nervoso non sapere nulla di te. Devo mandarti qualche libro? Avrai il Vasari non appena Dunn verrà a impacchettarlo, ma è voluminoso… Affettuosamente tuo Gabriel

Giovedì 26 Febbraio 1880

da Dante Gabriel Rossetti, Scritti, poesie, lettere

Pia de' Tolomei, Dante Gabriel Rossetti, 1878,  Spencer Museum of Art, Kansas University
Pia de’ Tolomei, Dante Gabriel Rossetti, 1878, Spencer Museum of Art, Kansas University

Rossetti sposerà poi Elizabeth Siddal, la modella storica e fonte di ispirazione per i pittori della confraternita. La rossa e giunonica Lizzie, è l’Ophelia ritratta distesa nel ruscello nel famoso quadro di John Everett Millais, a causa del quale la donna, che era stata per giorni in posa immersa in una vasca d’acqua, si prese una brutta bronchite che le lasciò ripercussioni sulla sua già precaria salute. Il fratello di Rossetti la descrive come una meravigliosa creatura, dolce e dignitosa, di alta statura con collo nobile e lineamenti regolari ma fuori dal comune, occhi grigio blu senza riflessi, larghe palpebre perfette, incarnato brillante e una folta sontuosa ricchezza di capelli biondo ramati.

La Siddal posò da modella per oltre cento opere dei primi Preraffaelliti.

Regina Cordium, Dante Gabriel Rossetti, 1860, Johannesburg Art Gallery
Regina Cordium, Dante Gabriel Rossetti, 1860, Johannesburg Art Gallery
Dante Gabriel Rossetti, fotografato da Carroll
Dante Gabriel Rossetti

Elizabeth soffriva di crisi depressive e morì prematuramente per un overdose di Laudano, una sostanza narcotica stupefacente allora prescritta per uso medico e largamente usata, così come altri derivati dell’oppio. Rossetti, sconvolto, volle seppellirla con il quaderno delle poesie che le aveva dedicato, per poi dopo sette anni, su consiglio dell’allora suo convivente, il poeta Algernon Swinburne, pentirsi e far riesumare il corpo per riprenderlo. La sua salute psichica andò in seguito deteriorandosi, e colpevoli anche i sensi di colpa dovuti alle sue frequenti scappatelle, iniziò a soffrire di insonnia, crisi paranoidi e manie persecutorie. Su consiglio medicò cominciò a fare uso di cloralio, una sostanza che lo renderà dipendente insieme agli alcolici.

Le modelle che l’artista sceglierà in seguito, avranno spesso qualche somiglianza con Elizabeth. La rossa Alexa Wilding fu ritratta da Rossetti anche lei come Regina Cordium. La sensuale antica amante Fanny Cornforth, che per lui aveva posato nel dipinto Bocca Baciata, prenderà dimora con Gabriel come sua governante nella grande casa Tudor al n.16 di Cheyne Walk a Londra. Rossetti riempì la casa di mobili antichi, tendaggi orientali, animali esotici e porcellane cinesi, sua grande passione. In compagnia della madre, della sorella Cristina, di svariati amici artisti e di Fanny, continuerà a dipingere e comporre sonetti per tutta la vita. Christine produrrà in quel periodo il suo più celebre poemetto dal titolo The Goblin Market, ispirato alla loro vita quotidiana espressa in una dimensione preraffaellita fra il sogno e la realtà.

Venite, venite, a comprare le nostre frutta dell’orto: mele cotogne, arance e prugne, ciliegie intatte, lamponi e meloni… Non dobbiamo guardare i folletti, non dobbiamo comprare la frutta: chi sa da quale avida radice son cresciute e maturate… Avanti, su, comprate…

Fanny Cornforth, modella per Bocca Baciata, D.G. Rossetti. 1859

La corrispondenza di Rossetti con Jane Burden continuerà fitta anche in quel periodo. Jane era a volte ospite nella casa londinese di Rossetti e resterà sempre la modella preferita, la sua amica e la sua fissazione.

Mia cara Janey,

il giovane Murray è stato nuovamente qui ieri sera, e ha portato una delle fatate lettere sofisticate di Keats (il manoscritto originale) da lui acquistate, che mi ha letto mentre lavoravo con inflessioni immaginabili… E di Botticelli mi ha portato una riproduzione della più splendida Sacra Famiglia nella quale il Cristo bacia il piccolo San Giovanni, davvero soave, al di là delle parole

Venerdì 20 Febbraio 1880

Mia cara Janey

mi spiace che i bucaneve non fossero tuoi. Di certo non mi sarei affrettato a dipingerli, se l’avessi saputo. Comunque li ho fatti, ma in realtà dovrei rifarli poichè avendo solo steli e nessuna foglia, mi sembra non mostrino di protendersi correttamente, La composizione richiede una determinata struttura e potrei dover ricorrere a un altro fiore… Esiste una viola bulbosa che cresce in cespugli e che potrebbe salvarmi riguardo al problema della composizione, ma sono ancora incerto sul da farsi. Mi spiacerebbe darti l’incombenza di reperirne un vaso, potrei trovarlo qui, se necessario, così da non dover importunare la tua testolina piena di attenzioni. Tuo affettuoso Gabriel

Lunedì 23 Febbraio 1880

Jane Burden Morris come Mariana, dipinto di D.G. Rossetti, 1870, Aberdeen Art Gallery
Regina Cordium, Dante Gabriel Rossetti, 1866, Glasgow City Art Gallery
Alexa Wilding come Regina Cordium, D.G.Rossetti, 1866, Glasgow City Art Gallery
La Ghirlandata, D.G.Rossetti, 1871, Guildhall London

Rossetti apparve come l’individuo che personificava quel tipo di esteta tante volte messo in caricatura. Taluni che si credevano Rossettiani si sforzarono di esibire vesti strane, fecero di tutto per accreditare le caricature mostrandosi con enormi fiori all’occhiello, parlando con innaturali inflessioni di voce mostrando predilezioni assurde per assurdissime cose. E questo avvalorava l’idea che il Rossetti fosse il capo di tutti gli scimuniti che pigliavano per fatto di novità la caricatura. Invece Rossetti era tutt’altro. Se c’era un uomo che rifiutava la “mise en scene” era lui… Aveva le sue preferenze, i suoi gusti, le sue antipatie e simpatie, come tutti gli uomini di questo mondo; ma vestiva come un semplice mortale, amava anche i fiori, quantunque non ne portasse mai, ed in quanto ad anelli non portava che la catena dell’orologio. Era molto sobrio, e finchè non fu assalito dalla malattia, non beveva che raramente vino e mai liquori; non fumava, andava poco a passeggio e lavorava molto. Era molto semplice nei modi e parlando gli veniva talvolta di abbandonarsi al gesto vivace e frequente degli Italiani. Egli era, per le maniere, il più italiano dei quattro figli di Gabriele Rossetti...

Suo fratello nelle Memorie, lo definisce un ingenuo, come lo sono moltissimi Italiani, ed in questa qualità si avvicinava più al carattere degli Italiani che a quello degli Inglesi

da I Prerafaellisti, di A. Agresti, Società Tipografico-Editrice Nazionale, Torino, 1908

Fanny Cornforth come Lady Lilith, Dante Gabriel Rossetti, 1866, Delaware Art Museum

William Morris, il marito di Jane Burden, diventerà un grande imprenditore. Sarà uno dei fondatori del movimento Ars and Crafts, che sulla linea delle idee di Ruskin si proponeva di educare le classi popolari alla bellezza che dava gioia, a rendere la sua raffinata idea di arte a disposizione delle masse. Morris si occuperà di arredamento, pittura, tessuti, architettura, carte da parati. L’idea primaria era partita dal gruppo di Preraffaelliti, che l’11 aprile 1861 aveva fondato The Firm, una società per promuovere la rinascita delle arti decorative. Poi, dopo il fallimento della ditta, Morris liquidò le quote degli altri soci rimanendo l’unico proprietario.

Stiamo organizzando (ma ancora in assoluto segreto) una società per la produzione di ogni sorta di arredi e decorazioni… Sono coinvolti Madox Brown, Burne Jones, Topsy (il soprannome di William Morris), Philip Webb (l’architetto della Red House), P.P. Marshall, Faulkner e il sottoscritto. Ognuno di noi sta producendo a proprie spese una o due cose o più da porre in vendita. Non intendiamo competere con la costosa spazzatura di Crace o cose simili, bensì offrire oggetti di autentico buon gusto a un prezzo il più possibile vicino a quello dei comuni arredi

da una lettera di Gabriel Rossetti a William Allingham, 20 gennaio 1861

Oscar Wilde nel suo De Profundis, cita i vetri colorati e gli arazzi di Morris e Burne Jones vedendoci all’interno l’anima di Cristo, così come in molte altre espressioni dell’arte come l’architettura a punta, il campanile di Giotto, le statue romantiche e tormentate di Michelangelo o la Divina Commedia.

Purtroppo i prezzi dei manufatti, così come erano abilmente realizzati, non rispecchiarono spesso questo iniziale desiderio di economicità, e diventarono oggetti status symbol per i ceti più agiati.

carte da parati morris and co
Carte da Parati, Morris
tessuti morris and co
Tessuti Morris

I motivi ideati da Morris sono ancora oggi un marchio concesso su licenza alla Sanderson and Sons e al Liberty di Londra. L’imprenditore fonderà anche una casa editrice che chiamerà Kelmscott, come la sua amata casa di campagna, e infine un’azienda automobilistica: la Morris Motors Company, con sede a Cowley, nei pressi di Oxford.

Fra i lavori più noti di William Morris c’è la Oxford Union Old Library, un eccellente esempio di architettura vittoriana. I murali in alto furono dipinti in collaborazione con Rossetti e Burne-Jones. Gli artisti si occuparono anche dei pannelli, delle tappezzerie e dell’arredamento. Purtroppo i murali non si sono ben conservati a causa della poca esperienza dei pittori nel campo dell’affresco.

The Oxford Union Library
The Oxford Union
The Oxford Union Library
The Oxford Union Library

John Everett Millais, dopo il matrimonio con la moglie di Ruskin, si trasferì in Scozia, dove si trovava la famiglia di lei, distaccandosi dalle idee dei Preraffaelliti. Tornato a Londra e spronato dall’ambiziosa Effie, fece carriera nell’alta società diventando uno stimato esponente della Royal Academy, con il rammarico degli amici Preraffaelliti che videro in questo una specie di tradimento. La regina Vittoria lo fece baronetto, non invitando però mai la moglie alla sua corte, se non dopo molti anni con la specifica richiesta dell’uomo.

L’altro grande artista che fu fondamentale insieme a Rossetti nel movimento preraffaellita è William Holman Hunt. Nato da famiglia cattolica, i suoi originali dipinti a soggetto religioso suscitarono sempre vivaci controversie. La sua fede lo portò in Terrasanta, allo scopo di dare alle proprie opere il giusto contesto geografico. Fortemente simboliche, ma erroneamente giudicate stucchevoli, osteggiate o al contrario snobbate dalla critica, non ebbero inizialmente un grande consenso.

Non si può ingiustificatamente presupporre che le ideazioni dei Preraffaelliti, le quali richiedono una laboriosa realizzazione, vengano scelte senza precise riflessioni

John Ruskin

The Light of the World, William Holman Hunt, Keble College, Oxford, 1853
The Light of the World, William Holman Hunt, Keble College, Oxford, 1853

La tela di Hunt The Light of the World, raffigurante Gesù con in mano una lanterna che bussa ad una porta ricoperta da rovi, fu probabilmente quella che suscitò più ammirazione. La dipinse nel 1853, quando aveva solo 20 anni, poi la replicò due volte, l’ultima a 70 anni a grandezza naturale; la troviamo esposta nella Cattedrale di St.Paul a Londra. L’opera fece il giro del mondo e fu vista da milioni di persone. La prima versione è conservata nella cappella del Keble College a Oxford, fu donata al collegio dai coniugi Combe. L’entrata è libera.

Da una lettera di D.G. Rossetti a Ernest Chesneau, 7 novembre 1868

Per quanto riguarda l’appellativo di capo della scuola Preraffaellita che lei mi attribuisce, le devo assicurare che non mi è affatto dovuto… Lungi dall’essere “capo della scuola” per priorità o merito, posso a malapena riconoscermi un suo membro.. Quando leggo che un pittore così radicalmente originale come Hunt viene considerato mio “discepolo”, mi è impossibile non sentirmi umiliato di fronte alla verità… Le qualità di realismo emozionale che danno l’impronta allo stile denominato preraffaellita, si possono principalmente rintracciare in tutti i dipinti di Holman Hunt, nella maggior parte di quelli di Madox Brown, in qualche lavoro di Huges e nell’opera ammirevole della giovinezza di Millais.

William Holman Hunt, autoritratto, Uffizi Firenze
William Holman Hunt, autoritratto, Uffizi Firenze
Armadio dipinto da Burne Jones come dono di nozze per Morris e Jane Burden,  
Ashmolean Museum, Oxford
Armadio dipinto da Burne Jones come dono di nozze per Morris e Jane Burden,  
su idea di Philip Webb, all’Ashmolean Museum, Oxford

Proprio quando i Preraffaelliti iniziavano ad affermarsi nella società, la primitiva compagnia si dileguò. Dante Gabriel era all’epoca sempre più preso da Lizzie Siddal e disinteressato da tutto il resto, Hunt si trovava quasi sempre in Terrasanta e inoltre i suoi rapporti con Rossetti si erano guastati per un presunto flirt della sua compagna Annie Miller con Rossetti, Millais era divenuto accademico, Thomas Woolner era emigrato in Australia a fare lo scultore e cercatore d’oro, James Collinson aveva tagliato i ponti con gli amici dopo aver rotto il matrimonio con Cristina, William Rossetti, il fratello segretario, era diventato un tranquillo funzionario di banca sposato con Lucy, la figlia di Madox Brown. Nel novembre 1853 Rossetti ironicamente scriverà alla sorella Cristina: tutta la Tavola Rotonda è sciolta.

Era rimasto il ricordo di una sentita battaglia e decine delle loro bellissime opere. E poi lui, Dante Gabriel, il più infuocato, il maggiore ispiratore, negli anni successivi alla morte di Lizzie si avvicinò sempre più agli amici di Oxford, continuando a frequentare la casa di Morris e Jane, che da sempre era la sua musa ispiratrice e a portare avanti le sue idee. Anche Holman Hunt, nonostante fosse spesso lontano, si mantenne fedele al fervente spirito giovanile e fece della sua arte una missione morale e religiosa che continuò a suscitare controversie e passioni, anche dopo l’affermazione del pittore.

E questo anche oggi, che è vecchio, al modo stesso che da giovane, quando dovette insieme agli amici della Confraternita, affrontare i dileggi e le ire della critica e del pubblico e, quello che era più doloroso per lui, anche la disapprovazione di suo padre, che non aveva, allora, troppa fiducia nel talento del figliolo.

da I Prerafaellisti, di A. Agresti, 1908

The Oxford Union Old Library, Oxford
The Christ Church, Oxford
The Christ Church, Oxford

A Oxford si potranno visitare alcuni ambienti degli antichi collegi, a volte gratuitamente, oppure pagando un biglietto d’ingresso o prenotando la visita in anticipo. Il Christ Church, uno dei più grandi, ingloba la Cattedrale ed è famoso per la bellissima Great Hall dove sono state girate scene di Harry Potter, così come in altre parti della città.

Il collegio fu quello frequentato da Ruskin, che qui ebbe modo di incontrare William Turner e Lewis Carroll.

Lo scrittore Lewis Carroll, ispirato dalla piccola Alice, figlia di Henry Liddel, decano dell’Università, ideò in quel luogo il suo più celebre romanzo, Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie. Carroll durante una gita in barca con il reverendo Duckworth e le tre figlie di Liddel, per intrattenerle, improvvisò la storia, che piacque così tanto alle bambine da convincerlo ad iniziare a lavorare al manoscritto.

The Great Hall, Christ Church
The Great Hall, Christ Church

A Oxford potremo passeggiare nel Giardino Botanico o per i bei parchi lungo il Tamigi, visitare i musei, frequentare gli storici pubs o salire sulla Torre per ammirare dall’alto la dolce città dalle Guglie Sognanti, così come fu descritta dal poeta Matthew Arnold. Oxford è sicuramente una città affascinante da vedere per gli amanti del gotico e delle atmosfere medievaleggianti.

Fiume Tamigi, Oxford
Fiume Tamigi, Oxford
Keble College, Oxford
Keble College
Vista sud di Christ Church dai prati, Joseph Mallord William Turner
Vista sud di Christ Church dai prati, del pittore romantico Joseph Mallord William Turner

Assumo la responsabilità di dire che il legame che univa la Confraternita era soltanto e veramente: 1) Avere idee sincere da esprimere 2) Studiare attentamente la natura per sapere come meglio esporre e manifestare quelle idee 3) simpatizzare con ciò che è serio, sincero, sentito dal cuore, nell’arte antica, e respingere ciò che è convenzionale, teatrale. imparato secondo regole 4) più importante di tutto ciò che precede, creare buone pitture e belle statue

William. M.Rossetti, fratello di Gabriel Dante Rossetti