Nemi e i Castelli Romani

Nemi si trova a circa 30 chilometri da Roma, nella verdissima zona dei “Castelli Romani”. Il villaggio domina dall’alto il lago omonimo e i boschi circostanti. La bellezza del paesaggio e la suggestiva posizione hanno fatto di Nemi una meta rinomata di villeggiatura dall’epoca dell’Impero romano fino ai viaggiatori del Grand Tour. 

I poeti romantici Stendhal, Goethe e Byron, affascinati dalla località e dal suo lago, le dedicarono alcuni scritti.

Ristoranti sul lago in Via Vittorio Emanuele, Nemi
Ristoranti sul lago in Via Vittorio Emanuele a Nemi

George Gordon Byron prese alloggio alla Locanda Trattoria De Sanctis, dal cui terrazzino la vista del lago gli ispirò i celebri versi:

Ecco Nemi! Fra le colline boscose e il vento sradicatore, che lacera la quercia dalle sue fondamenta… Lo specchio ovale del tuo lago vitreo… nulla può scuoterlo, tutto avvolto in se stesso e rotondo, come dorme il serpente

da Childe Harold’s Pilgrimage di G.Byron

Il poeta, invaghitosi di una cameriera della zona, un po’ per scherzo le chiese di sposarlo. “Dite che nun lo posso sposà perchè non è romano” rispose la ragazza. Huge commentò lui ironico, grandioso!

Nemi, Via Vittorio Emanuele
Nemi, Via Vittorio Emanuele

Gabriele D’Annunzio, altro estimatore della zona dei laghi, trovandosi in fuga amorosa ad Albano con Elvira Leoni detta la Barbarella, era solito anche lui frequentare la trattoria di Pietro De Sanctis di Nemi. Fra i ricordi della Leoni è stato trovato il conto del ristorante dove, per un totale di 5.70 lire, compare un abbondante pranzo con pane, vino, maccheroni, salame, cotolette con contorno, fritto di pesce, finocchi e caffè… Segue la nota spiritosa del poeta che riporta al margine: …essendo Barbarella lunatica e il tempo anche. Era il 28 Aprile 1889. 

Nemi, il paese
Nemi, il paese

In epoca romana nella zona dei Castelli si trovava l’antichissima Tuscolo e sulle sponde del lago di Nemi avevano costruito ville, Giulio Cesare e Caligola. C’era poi il grande tempio dedicato alla dea Diana, Nemus Dianae, da cui deriva il nome del paese. I resti dell’imponente costruzione si possono osservare in mezzo alla vegetazione. Il tempio di Diana, che era la protettrice dei boschi e della caccia, richiamava frequenti pellegrinaggi dalla città di Roma.

Gli antichi latini lo chiamavano specchio di Diana e non senza ragione: esso ha infatti la forma di uno specchio rotondo e l’acqua lucida come il vetro riflette l’immagine di chi la guarda… Tutto il tratto pianeggiante e tutto quello roccioso fino a dove comincia la montagna sono coperti da alberi da frutta: bellissimi castagni verdeggianti, grandi noci avellani disposti a filari, e ancora meli assai alti di vario genere, sotto i quali spuntano piccoli nespoli, e piante di pere e cotogni e susini… Quando l’anno è ferace, questi luoghi forniscono a Roma frutta sufficiente per tutta la popolazione

da I Commentarii di papa Pio II Piccolomini, Libro XI, 1462

Lago di Nemi
Lago di Nemi

Sul fondo del lago di Nemi furono rinvenute due navi attribuibili a Caligola e che purtroppo furono distrutte da un incendio nel 1944. Veri e propri palazzi galleggianti adibiti probabilmente a luoghi per feste e banchetti. I modelli delle imbarcazioni e ciò che ne rimane, sono custoditi nel Museo delle Navi Romane sulle sponde del lago.

Molti segni indicano che qui si trovavano particolari delizie dei Romani, e ne è spia soprattutto una nave che è stata qui trovata nei nostri tempi sommersa sul fondo del lago… Lo scafo, fatto di legno di larice, aveva uno spessore di tre dita: la parte esterna era cosparsa di bitume, al quale venivano aggiunti teli di seta di colore giallo o rosso… La sua lunghezza era non minore di venti cubiti e la larghezza era proporzionata alla lunghezza. Si pensa che sopra la nave fosse stata costruita una casa, come quelle che abbiamo visto sul Po di Borso di Ferrara… I marinai che scesero nelle profondità del lago dicono di aver visto sul fondo della nave un’arca di ferro o di rame, legata con quattro anelli e un’urna di terracotta il cui coperchio era di bronzo dorato

da I Commentarii di papa Pio II Piccolomini, Libro XI, 1462

Il lago dal Sentiero di San Michele a Nemi
Il lago dal Sentiero di San Michele

Il territorio di Nemi è inserito nell’area del Parco Regionale dei Castelli Romani, istituito dalla regione Lazio nel 1984 allo scopo di tutelare le bellezze paesaggistiche e archeologiche della zona. 

Nemi, il paese
Nemi, ristoranti

Nella passeggiata per il Corso Vittorio Emanuele imperdibile è la degustazione delle fragoline che si coltivano nella zona, con le quali vengono realizzati dolci e dessert con panna. La Sagra delle Fragole e la Mostra dei Fiori, sono ricorrenze per cui il paese di Nemi è conosciuto.

Vendita delle fragoline di Nemi
Vendita delle fragoline di Nemi
Matrimonio a Nemi
Matrimonio a Nemi

Nei dintorni della località ci sono sentieri molto panoramici, come il romantico sentiero di San Michele, raggiungibile al termine del borgo dopo la porta ad arco del Palazzo Ruspoli. La zona dei Castelli Romani, piena di verde, di angoli caratteristici e belle ville antiche, è spesso scenario di matrimoni e festeggiamenti che trovano qui la loro cornice ideale.

Sentiero di San Michele, Nemi
Sentiero di San Michele, Nemi

Sono due giorni che giriamo per questi dintorni e troviamo sempre qualche cosa di bello e di attraente. E intanto non saprei dire se la sera non si passa anche più piacevolmente del giorno. Appena l’albergatore, dalla bella e imponente figura, posa sul tavolo il lume di ottone e ci dice “Felicissima notte”, si forma presto un circolo e si mettono fuori i fogli disegnati o abbozzati durante il giorno…

da Viaggio in Italia di Johan Wolfgang Goethe, 15 Novembre 17786

Nemi, il paese

I paesi dei dintorni sono molto gradevoli da visitare. Castel Gandolfo sorge dove si trovava la villa dell’imperatore Domiziano, un’immensa dimora che comprendeva i territori dalla Via Appia al lago di Albano.

Castel Gandolfo
Castel Gandolfo

Il lago di Albano, conosciuto come lago di Castel Gandolfo, fa capolino dietro gli angoli delle vie del paese, creando scenari davvero suggestivi.

Il lago nel suo cratere, col suo colore di stagno, immobile e rilucente come una lastra d’acciaio levigato… Si sollevano gli occhi e si vede Castel Gandolfo, coi suoi edifici bianchi, la sua cupola rotonda, stagliata nell’aria…

da Viaggio in Italia di Hippolyte Taine, 1864

Lago di Castel Gandolfo
Lago di Castel Gandolfo

Il Castello, nel medioevo, è stato feudo dei Gandolfi e poi dei Savelli. Fu ceduto alla Camera Apostolica nel 1596.

Dal 1600 in avanti molti pontefici hanno trascorso alcuni periodi a Castel Gandolfo, soprattutto in estate. Il Palazzo Apostolico si trova nella piazzetta principale del paese, dove c’è la Collegiata dedicata a San Tommaso da Villanova. Il grande Palazzo Pontificio, con le ville Barberini e Cybo inglobate in seguito, è circondato da un parco di 55 ettari. Alla sua costruzione hanno lavorato Carlo Maderno e Gian Lorenzo Bernini. Per informazioni e visite guidate nei giardini potete consultare il sito ufficiale.

Palazzo Pontificio, Castel Gandolfo
Palazzo Pontificio, Castel Gandolfo

Il poeta Gabriele d’Annunzio nelle Elegie Romane descrive la crisi d’amore per la sua musa Barbara, cioè Elvira Leoni, camminando una sera d’Aprile per i boschi di Castel Gandolfo

Discendevamo il colle, la sera d’aprile occupando i colonnesi boschi… mentre nell’ombra già cantavano gli usignoli… Lei era muta, io pure, ma non quel colle, non quel lago, non il lontano mare, la sera aveva abissi tanto profondi quanto l’abisso che era tra noi… Candido sorrise il cielo. Portò nel sovrano candore un suono di campane, l’Ave, giù da Castel Gandolfo.

pubblicato sul giornale artistico letterario La Tavola Rotonda, il 7 Febbraio 1892

Piazza Marconi, Frascati
Piazza Marconi, Frascati

Altro bel paese dei Castelli Romani è Frascati, la cittadina più mondana della zona, molto frequentata dai Romani soprattutto nei dopo-cena estivi. Il paese è dominato dalla mole della Villa Aldobrandini,  che troneggia in lontananza sulla Piazza Marconi. 

La villa fu terminata nel 1602 dopo quattro anni di lavori. L’attuale aspetto fu voluto dal papa Clemente VIII che la donò al nipote, il cardinale Pietro Aldobrandini. All’interno si trovano stanze affrescate da Giuseppe Cesari, detto il Cavalier D’Arpino, che fu maestro di Caravaggio. 

San Pietro, Frascati
San Pietro, Frascati

Al centro del paese troviamo la cattedrale barocca dedicata a San Pietro. Fu realizzata a partire dal 1698.

Il territorio dei Castelli Romani, grazie alla rigogliosa vegetazione e al clima mite e ventilato, è da sempre stato una zona prediletta per la costruzione di ville da parte di famiglie nobili e cardinalizie.

Frascati
Frascati

L’offerta gastronomica a Frascati è ottima: nelle caratteristiche fraschette si possono gustare le specialità tipiche dei Castelli come la porchetta, i salumi e il vino. Molto conveniente è anche la ricettività alberghiera. In tutti i paesi dei Castelli Romani si offrono splendide ambientazioni a prezzi davvero competitivi. Inoltre, a 8 km da Frascati si trova la Stazione Anagnina, capolinea sud della linea A della metropolitana che porta direttamente in Piazza di Spagna a Roma. Non ci sono problemi di parcheggio e i costi sono contenuti. Alloggiare ai Castelli può essere quindi una piacevole alternativa anche per chi volesse visitare la capitale.

Lago di Castel Gandolfo
Lago di Castel Gandolfo

Il clima mite e ventilato, l’aria salubre e i meravigliosi paesaggi, rendono i paesi dei Castelli Romani delle ottime destinazioni per una deliziosa vacanza a soli 20 chilometri da Roma. Sono luoghi ideali per piacevoli e rilassanti weekend.

Il posto è su una collina, o piuttosto su un monte, e ad ogni passo si offrono al disegnatore dei magnifici soggetti. La prospettiva è sconfinata: si vede Roma al piano e, più lontano, il mare; a dritta le montagne di Tivoli…

da “Viaggio in Italia”  di J.W.Goethe              Frascati, 15 Novembre 1786