Bolzano è il capoluogo principale dell’Alto Adige-Südtirol, la provincia più a settentrione d’Italia.
La città ha un fascino discreto ed elegante. E’ piccola e accogliente, al centro di uno stupendo scenario naturale.
Circondata da montagne, in una valle verdeggiante di vigneti e ricca di fiumi, Bolzano, Bozen in tedesco, rappresenta la città ideale, l’ideale incontro tra due culture, quella nordica e quella mediterranea. E’ la città Porta sulle Dolomiti e Porta del Sole, come viene definita.
L’architettura è quella dei paesi del Centro Europa: i palazzi sono come piccoli castelli, con guglie, torrette e stucchi sulle facciate, ma le piazze hanno i nomi tipicamente italiani: Piazza del Grano, delle Erbe, degli Argentieri…
A Bolzano i mercati, le bancarelle, i tavolini apparecchiati sotto pergole di glicine e viti, ricordano Verona, Firenze e Roma di Trastevere.
Antica base romana di frontiera sulla via Claudia, la strada che collegava il nord Italia ad Augusta in Germania, Bolzano ha da sempre ricoperto un ruolo importante di scambio con i popoli d’Oltralpe.
Fondata come accampamento militare dal generale Druso, figlio adottivo dell’imperatore Augusto, divenne nei secoli un grande mercato di frontiera e dopo la decadenza dell’Impero Romano fu a lungo contesa fra i principi-vescovi di Trento e i conti del Tirolo.
Il borgo vero e proprio si è sviluppato nel XII secolo e nel 1268 ricevette il titolo di Stadt, città con municipio.
Nel 1368 l’ultima discendente dei conti di Tirolo, cedette i diritti sulla contea agli Asburgo, che continuarono la vocazione mercantile di Bolzano.
La duchessa Claudia de’Medici d’Asburgo, figlia di Ferdinando I de’Medici e Cristina di Lorena, nel 1635 fondò il Magistrato Mercantile, formato da giudici Italiani e Tedeschi. Erano incaricati di far rispettare le leggi e disciplinare fiere e mercati che si svolgevano da secoli in città. Questa antica Camera di Commercio aveva sede nel Palazzo Mercantile in Via Argentieri, luogo che è stato ripristinato e valorizzato dal Comune, che ne ha fatto la sede del Museo omonimo.
La via più antica di Bolzano, Via Portici, costituisce l’emblema della Bolzano medievale, una città dedita al commercio e allo scambio fra popoli. Gli alti edifici con i portici sottostanti servivano per esporre e proteggere le merci dalle intemperie, mentre le profonde cantine nei sotterranei testimoniano l’importanza delle colture della vite, che da sempre hanno reso Bolzano uno dei maggiori centri vinicoli d’Europa.
C’è tanto vino che ne riforniscono tutta la Germania. Il miglior pane del mondo si mangia in queste montagne. Visitammo la chiesa che è magnifica. Fra le altre cose ci sono organi di legno alti, vicini al Crocifisso, davanti all’altare maggiore. L’organista nell’atto di suonare si trova a più di dodici piedi in basso rispetto al pilastro cui sono attaccati
dal Giornale di Viaggio in Italia, di Michel E.Montaigne, 1580
Le uve che maturano sugli assolati pendii fino al centro della città, vengono trasformate in vini come il S.Maddalena e il Lagrein, riconosciuti e apprezzati internazionalmente.
Giunsi a Bolzano con un sole splendido. Mi piacquero i visi dei commercianti che mi vidi intorno. Essi esprimevano l’attività e l’agiatezza.
Sulla piazza si vedevano delle fruttivendole innanzi a delle ceste piatte e tonde… Alla fiera di Bolzano si fa un gran commercio di seta; vi si apportano anche vari tessuti e cuoiami che vengono dai luoghi montuosi
Da Viaggio in Italia, 1786 di J.W.Goethe
Camminare per le vivaci vie e piazzette di Bolzano è piacevole. Dalla Stazione Ferroviaria, attraversando un parco, arriviamo facilmente alla piazza principale, dedicata a Walther von der Lweide, poeta medievale tedesco. I palazzi decorati, le aiuole fiorite e il duomo dal tetto maiolicato, ne fanno un luogo davvero delizioso. Possiamo sederci in una delle caffetterie a gustarci uno strudel, una coppa di vino o un caffè, ammirando i palazzi circondati dalle montagne.
In un lato della piazza si trova la pasticceria Sacher, unico punto vendita fuori dall’Austria dove poter trovare l’autentica torta Sacher, nata alla corte degli Asburgo nel 1832.
Il centro di Bolzano è circondato da belle passeggiate panoramiche. Camminando sulla riva sinistra del fiume Talvera possiamo ammirare Castel Mareccio (Schloss Maretsch), in mezzo ai celebri vigneti che producono il Lagrein.
Nel tragitto verso il fiume incontreremo anche il Museo Archeologico, che custodisce Ötzi, la mummia del Similaun ritrovata nei ghiacci nel 1991.
Al di là del ponte si estende una zona di architettura razionalista creata su ispirazione di Benito Mussolini, che volle anche l’edificazione dell’Arco trionfale in Piazza Vittoria – Siegesplatz.
Le bellissime montagne che circondano Bolzano sono facilmente raggiungibili grazie ad alcune funivie. Quella del Renon parte pochi metri a nord della stazione ferroviaria e sale a Soprabolzano, a quota 1221 metri di altitudine.
Da lì è consigliabile prendere il trenino del Renon per ammirare i bei panorami sulle Alpi Centrali e le Dolomiti, patrimonio Unesco dal 2009.
Magari possiamo scendere in uno dei paesini per una passeggiata e per mangiare qualcosa di tipico in una gasthaus.
Collalbo è fra i paesi più famosi dell’altipiano del Renon, da lì il panorama verso le cime del Catinaccio-Rosengarten è stupendo.
Una romantica leggenda racconta che fra le rocce delle Dolomiti viveva un popolo di nani sui quali regnava il re Laurino, innamorato della bella Similda, da lui rapita e rinchiusa all’interno del giardino di rose, il Rosengarten appunto. Il fratello di Similda, insieme con Teodorico, condottiero degli Ostrogoti, giunsero al giardino cercando di liberare la ragazza, ma lei dichiarò di voler restare con Laurino. Il re felice allora, con le sue arti magiche trasformò i roseti in rocce e si rese per sempre invisibile insieme a Similda, i nani e tutto il regno…
Collalbo è un piccolo villaggio dove l’arciduca ha una villa. Ci servirono in ciotole di terra e in altre d’argento; i vetri li lavano con il sale bianco. La prima portata fu recata in un tegame ben pulito… In questo tegame c’erano uova affogate nel burro… All’arciduca la contea del Tirolo, la cui rendita si basa tutta su queste montagne, frutta trecentomila fiorini all’anno, ricavando più da questo che da tutto il resto dei suoi possedimenti.
dal Giornale di Viaggio in Italia, di Michel E.Montaigne, 1580
Altra bella attrazione da visitare a Bolzano è Castel Roncolo-Schloss Runkelstein, conosciuto come il maniero illustrato.
Eletto a simbolo dai romantici tedeschi del XIX secolo, il castello è costruito in posizione panoramica su uno sperone roccioso. E’ noto per gli straordinari affreschi di carattere cavalleresco, importante testimonianza sulla vita nel Medioevo. Si tratta del più grande ciclo pittorico a soggetto non sacro del periodo medievale.
Per raggiungere il castello c’è una navetta gratuita che parte ogni mezz’ora da piazza Walther, nel centro di Bolzano. Il castello è circondato da vigneti e da una bella natura verdeggiante.
Le colline ai piedi del monte sono piantate a vigne. I ceppi attraversano pergolati lunghi e bassi. Si vede graziosamente sospesa l’uva nera che matura al calore del terreno sottostante…
Johann Wolfgang Goethe, Dal Brennero a Verona da Viaggio in Italia, 1786