Cefalù

Cefalù, bella località della Sicilia,  è un paese speciale, fortunato. Da sempre amato da governanti e cittadini, conserva documentati nei suoi Libri Rossi, i privilegi concessi alla città da re, papi e imperatori.

Cefalù, Sicilia
Cefalù, Sicilia

Esonerata dall’imperatore Augusto dal pagamento del decimo dei prodotti agricoli, la città fu soggetta durante l’Impero al solo versamento di un tributo fisso. Cicerone venne qua in persona: vi soggiornò nel 71 a.C. per riportare all’ordine Verre, che si era distinto per il malgoverno.

Gli eventi storici accaduti a Cefalù sono gli stessi successi a Palermo: la dominazione araba dall’858 d.C., poi quella dei Normanni e degli Spagnoli. Ma il re di Sicilia Ruggero II, ebbe sempre per Cefalù un occhio di riguardo. Nel 1131 ottenne dal papa la Bolla di fondazione della Diocesi, e volle che vi fosse edificata una grande cattedrale.

Cattedrale di Cefalù
Cattedrale di Cefalù

Sul perché re Ruggero II abbia voluto una così maestosa cattedrale in un paese piuttosto modesto, si sono scritti e studiati centinaia di documenti. Tutta questa benevolenza, le donazioni, i privilegi concessi per terra e per mare da parte dell’imperatore alla cittadina di Cefalù, traggono origine, secondo la tradizione, da un voto fatto per lo scampato pericolo a seguito di una tempesta che lo avrebbe colto durante un viaggio da Napoli a Reggio Calabria, e fatto poi approdare sano e salvo sulla costa di Cefalù.

Cefalù, il promontorio
Cefalù, il promontorio

L’aspetto così particolare del promontorio a ridosso del mare, ha ispirato numerosi miti e leggende. Ras Milkqart, come era chiamata la roccia dai Fenici, era probabilmente il luogo di culto dedicato alla loro divinità maschile Melqart, protettore dei naviganti, in grado di sedare tempeste o scatenarle. In seguito i Greci e poi i Romani sostituiranno Melqart con Eracle, per i Romani diventerà Ercole.

Resti della cinta muraria del V sec. a.C.
Resti della cinta muraria del V sec. a.C.

In alcuni punti di Cefalù si possono osservare i resti megalitici delle mura risalenti alla polis greca di Kephaloidion del V secolo a.C.

Lassù in alto nella Rocca, due grotte preistoriche e una cisterna del IX secolo a.C. inglobata poi nel successivo Tempio di Diana, testimoniano la vita sul promontorio fin da epoche antichissime. La cisterna potrebbe essere stata un luogo di produzione della famosa porpora rossa ricavata dai murici, cosa che i Fenici ritenevano un dono di Melqart e che li rese noti per i commerci in tutto il Mediterraneo. Il luogo in cui si tingevano le stoffe, era infatti notoriamente posto lontano dagli abitati per via dello sgradevole odore che l’acqua in bollitura emanava, ed era ricavato appunto in vasche scavate nella roccia.

Tempio su un monte nei pressi di Cefalù, acquerello di Jean-Pierre Houël, Ermitage, San Pietroburgo
Tempio su un monte nei pressi di Cefalù, acquerello di Jean-Pierre Houël, Ermitage, San Pietroburgo
Jean-Pierre Houël, il Tempio di Diana a Cefalù, Ermitage, San Pietroburgo
Jean-Pierre Houël, il Tempio di Diana a Cefalù, Ermitage, San Pietroburgo

Il Tempio di Diana a Cefalù è stato raffigurato ad acquerello da Jean-Pierre Houël, che alla fine del 1700 in occasione del suo Grand Tour in Sicilia, venne affascinato dalla insolita e antichissima costruzione. Il dipinto e altri disegni in bianco e nero sono custoditi al Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo.

Via porpora Cefalù
Via Porpora, Cefalù
La spiaggia a Cefalù
La spiaggia a Cefalù

Nel 1330 il Vescovo della città, Tommaso da Butera, riunì nel Rollus Rubeus, custodito oggi nell’Archivio di Stato di Palermo, tutti i privilegi concessi al Vescovato di Cefalù da Ruggero II in poi. In seguito furono i magistrati del Comune a documentare in un altro Libro Rosso, le cronache, gli avvenimenti e le personalità in visita da 500 anni a questa parte a questo bel paese di Sicilia.

Corso Ruggero, via principale di Cefalù
Corso Ruggero, via principale di Cefalù

Cefalù è una cittadina dal mare splendido. Il centro è animato e vivace, le vie sono piene di negozi, ristoranti e gente a passeggio. Corso Ruggero, via Vittorio Emanuele, Via Carlo Ortolani di Bordonaro sono i luoghi più frequentati.

vie di Cefalù

Ma il posto del cuore per i Cefaludesi è la bella Piazza del Duomo.

piazza del duomo cefalù
Piazza del Duomo

La piazza si apre a metà del Corso Ruggero, come una splendida cornice per l’imponente Basilica. Il calore trasmesso dal miscuglio di stili, la Rocca a fare da sfondo, i palazzi antichi, i bar con i tavolini all’aperto, tutto contribuisce a creare un’atmosfera solare e accogliente.

Cefalù, piazza
Piazza del Duomo

E all’interno del Duomo c’è il bel Cristo Pantocratore che benedice i visitatori in uno sfavillio di mosaici dorati.

Il Duomo di Cefalù
Il Duomo di Cefalù

‘U Chianu, cioè la Piazza del Duomo, è il luogo ideale per ritrovarsi, per sedersi a parlare o per contemplare in silenzio la bellezza della Cattedrale normanna. Per i Cefaludesi  è una consuetudine, una tradizione da secoli.

Il Duomo di Cefalù nel Luglio 2015 è entrato a far parte dei Patrimoni Mondiali dell’Unesco, insieme con la Palermo arabo-normanna e la Cattedrale di Monreale.

u ciumi, il fiume cefalù
‘U ciumi, Il fiume, Cefalù
Vie del centro di Cefalù
Vie del centro di Cefalù

Altro luogo importante nella storia di Cefalù e a cui i Cefaludesi sono molto legati è ‘u ciumi, il fiume, un rigagnolo d’acqua che dopo aver percorso diversi chilometri sotto terra, scaturisce in un lavatoio nei pressi della spiaggia. Il posto era molto trafficato nell’antichità e veniva frequentato da lavandaie, viandanti, gente del paese che arrivava per bere, lavare i panni e rinfrescarsi dalla calura.

Il Boccaccio lo nomina nella sua opera in latino “De montibus, silvis, fontibus, lacubus…” chiamandolo Cefalcide.

via ortolani di bordonaro, Cefalù
Via Ortolani di Bordonaro, Cefalù

Il grande novelliere di Certaldo, nella novella settima della decima giornata del Decamerone fa della cittadina di Cefalù la dote di nozze per la bella Lisa da parte del re Pietro di Aragona.

cefalù
Cefalù

Il barone Enrico Pirajno di Mandralisca, esponente del Governo nel XIX secolo, ha lasciato alla città di Cefalù l’intero patrimonio di opere d’arte da lui raccolte. Si trovano riunite nel Museo Mandralisca nella via omonima, vicino al Duomo. Fra queste c’è il Ritratto d’ignoto, capolavoro di Antonello da Messina, una tavola databile 1470 raffigurante un uomo sorridente dai tratti espressivi ed enigmatici che viene considerato come una seconda Gioconda.

Ritratto d’ignoto, Antonello da Messina
Cefalù, il mare
Cefalù

La vista di Cefalù dal molo è suggestiva: sembra di osservare gli antichi dipinti inondati di luce dei paesi del sud, con la marina, le barche di legno e i panni stesi ad asciugare sulla spiaggia.

Lo splendido mare di Cefalù
Lo splendido mare di Cefalù
Cefalù, Lungomare Giardina
Cefalù, Lungomare Giardina

La bellezza del paesaggio, l’alta qualità dell’offerta ricettiva, il patrimonio artistico e culturale, fanno di Cefalù una località ideale per un piacevole soggiorno nella bella regione di Sicilia, a solo un’ora da Palermo.