Capodimonte e il lago di Bolsena

 Capodimonte è un paese sul lago di Bolsena, in provincia di Viterbo e a pochi chilometri da Orvieto.

La posizione è pittoresca. In basso, ai piedi di una piccola penisola, c’è un porto da dove partono le barche che fanno fare il Tour del lago e circumnavigare l’isola Bisentina e la Martana.

Capodimonte

Il Castello Farnese domina il borgo dall’alto. E’ una rocca importante, dove hanno vissuto personaggi che hanno influito nella storia italiana. 

Papa Pio II Piccolomini, ospite per un periodo dei Farnese, che avevano ricevuto il territorio in vicariato dalla Chiesa, ne parla sul suo diario usando come al solito la terza persona:

Il papa si trasferì nelle terre dei nobili Farnese, in un castello chiamato Capodimonte, che sorge sulle rive del lago di Bolsena ed è un luogo amenissimo… C’è un viottolo che scende, quasi una scalinata, fino al lago e qui crescono parecchi lecci sempre verdi…

 da i Commentarii, di Pio II Piccolomini, 1462

Rocca Farnese

La fortezza era stata trasformata in residenza signorile nel XV secolo, quando i Farnese, signori locali che provenivano da Orvieto, iniziarono a trascorrere sul lago i loro periodi di villeggiatura fino a farne in seguito la loro corte principale.  

L’importanza dei Farnese sulla scena italiana crebbe sempre più grazie a un’accorta strategia politica, a matrimoni ben combinati e al costante appoggio offerto al partito guelfo e al papato. 

Rocca Farnese, Capodimonte

Nel 1513 Alessandro Farnese, futuro papa Paolo III, chiamò Antonio da Sangallo il Giovane per abbellire il suo castello, dove era solito ospitare artisti, ecclesiastici e personaggi importanti. Vennero costruiti portici, contrafforti e giardini. 

Quella che nel medioevo era una semplice torre di proprietà degli Aldobrandeschi di Sovana, grazie ai Farnese diventò un palazzo da sogno, con un giardino pensile che affacciava sul lago.

La sorella di Alessandro, Giulia Farnese, fu un personaggio molto chiacchierato nelle cronache romane rinascimentali. La ragazza era la giovane amante del potente cardinale Rodrigo Borgia, già padre di Lucrezia e Cesare, che poi fu eletto papa con il nome di Alessandro VI.

Capodimonte, Viterbo
Capodimonte (Vt)

Questo papa libertino e passionale, aveva talmente perso la testa per la bella Giulia da volerla sempre vicino a sè, concedendole ogni privilegio ed esaudendo tutte le sue richieste. Negli archivi del Vaticano sono conservate le sue lettere piene di ardore e gelosia nei confronti di questa donna, che tra l’altro, era sposata con il conte Orsino Orsini.

Collegiata di Santa Maria Assunta, Capodimonte

Il papa Borgia e i figli Lucrezia e Cesare furono alcuni fra gli influenti personaggi che hanno soggiornato nel palazzo dei Farnese a Capodimonte.

“Questi signori mi fecero moltissime feste con grandissimo affetto..”

 Capodimonte, 25 Ottobre 1494 da una lettera di Cesare Borgia, il duca Valentino, a papa Alessandro VI  

Lago di Bolsena, Capodimonte
Capodimonte, lungolago
Petrus Gonsalvus e Chaterine Raffelin capodimonte

Anche Petrus Gonsalvus e Chaterine Raffelin, i due sposi ispiratori della versione settecentesca de La Bella e la Bestia, hanno vissuto a Capodimonte. 

Petrus era nato a Tenerife, nelle Isole Canarie, nel 1537. Il poveretto, anche se prestante di aspetto, era affetto da una forma di ipertricosi molto pronunciata che lo rendeva ben poco attraente: tutto il suo corpo, compresa la faccia, era ricoperto da una fitta peluria.

Ritenuto una creatura da studiare, fu portato in Europa, andando a finire alla corte di Enrico II di Francia. Il re si affezionò a lui, lo fece istruire e gli dette un titolo nobiliare. Quando aveva già quasi quarant’anni si sposò con una bella dama di compagnia della regina Caterina dei Medici. E il loro fu un vero amore.

Via Guglielmo Marconi, Capodimonte

I due ebbero sei figli, di cui quattro affetti da ipertricosi che vennero spediti nelle diverse corti europee a fare da attrazione. 

Dopo la morte di Enrico e Caterina, la coppia fu esiliata a Parma alla corte dei Farnese e poi si spostarono a Capodimonte, luogo dove riunirono tutta la famiglia e vissero felici nella Rocca sul lago per più di vent’anni. 

Lago di Bolsena
Lago di Bolsena

Il lago di Bolsena si è formato più di 600.000 anni fa con lo sprofondamento del terreno dovuto allo svuotamento delle camere magmatiche dei vulcani dell’apparato Vulsineo. Successive eruzioni subacquee hanno dato origine alle isole Bisentina e Martana

Sulle rive del lago si alternano zone boscose, prati e spiagge di spiaggia scura, attrezzate come veri e propri stabilimenti balneari. Le acque sono pulite e balneabili.

I paesi sulle rive sono deliziosi: Marta con il suo bel lungolago, l’antichissima Bolsena con il castello medievale e le celebri chiese, tutti luoghi romantici e tranquilli.

La spiaggia di Capodimonte
La spiaggia di Capodimonte
Il lungolago di Marta
Il lungolago di Marta
Il castello a Bolsena

Le zone intorno al lago di Bolsena sono state abitate fin dalla preistoria, prova ne sono i manufatti villanoviani, le necropoli e una piroga ritrovata sul fondo del lago datata al carbonio al X secolo a.C. E’ conservata nelle sale del Museo della Navigazione delle Acque Interne sul lungolago di Capodimonte.

Il lungolago sul Viale Regina Margherita
Panorama sull’isola Bisentina, ristorante Oasi del Pescatore

L’isola Bisentina è un altro posto leggendario del lago di Bolsena. Nel 1441 Ranuccio Farnese vi fece edificare un monastero e una chiesa, che poi volle come mausoleo di famiglia.

“La cara isoletta” molto amata dai Farnese diventò, una volta tornata possesso della Curia, la meta preferita delle vacanze estive dei papi.  

Isola Martana, Lago di Bolsena

Ai tempi degli Etruschi la Bisentina era un luogo sicuramente considerato sacro perché riuniva in sé le componenti naturali come acqua, terra, montagna, vulcano, tutti elementi venerati dal misterioso popolo degli Etruschi.

Sotto il Monte Tabor sull’isola Bisentina, esiste un’insolita struttura, che nel Medioevo era chiamata malta dei papi e fu alcune volte utilizzata come prigione. Anche Dante Alighieri la cita come carcere perpetuo. Si tratta di una grotta circolare di 6 metri di diametro con al centro del pavimento un foro simile a un pozzo, e in alto, nella volta, un condotto che fuoriesce in superficie e sbocca in mezzo al bosco. Si accede da un cunicolo scavato nel tufo, sotto al quale scorrono acque termali. L’isola Bisentina potrebbe così riunire tutti i requisiti per essere il sacro luogo, il misterioso Fanum Voltumnae, dove annualmente si riunivano i lucumoni, come un ombelico collegato al ventre della montagna, al sicuro nelle acque interne, in una terra boscosa di origine vulcanica. L’isola era inoltre piuttosto centrale rispetto alle più potenti città etrusche, quelle che formavano la Dodecapoli, l’alleanza a scopo religioso e commerciale. Ragione in più per rappresentare un luogo speciale.

Lungolago a Capodimonte

Il papa umanista Pio II Piccolomini, sempre affascinato dai posti pittoreschi, sul suo diario personale descrive così la cittadina di Capodimonte:

In cima alla rocca c’è uno spiazzo pianeggiante cinto da mura che racchiude le case dei contadini, le stalle e i granai dei nobili. Fra le mura e la scarpata è stata costruita una strada piana e facile da percorrere che in estate offre piacevole ombra…

Ancora oggi è così. Capodimonte è un posto gradevole dove passeggiare lungo il lago, fare bagni, andare in bicicletta e provare la gastronomia nota da secoli e anche questa citata da Dante Alighieri nella Divina Commedia.

Ristoranti sul lago di Bolsena
Pesci di lago e mare
Strada dalla Rocca verso l’antico approdo dei Farnese
Capodimonte, Via dell’Orologio

Il borgo è carino e offre belle vedute sul lago da ogni parte. A poca distanza dalla Rocca c’è la torre dell’orologio, che riporta lo stemma con il liocorno, il simbolo dei Farnese.

Capodimonte, sul lago di Bolsena, è un gradevole paese storico, un luogo semplice e romantico da valorizzare.