Colonnata, Carrara e le Apuane

Colonnata è un paese circondato da uno scenario suggestivo: le case hanno come sfondo le pendici di marmo delle Alpi Apuane, montagne madri dell’arte. Dal tempo dei Romani fino ai nostri giorni hanno lavorato utilizzando questi preziosi marmi, personaggi come Michelangelo, Canova, Giambologna, Nicola e Giovanni Pisano. Con queste pietre sono state create statue, bassorilievi, monumenti e pregiate facciate di cattedrali.

Colonnata, Piazza Palestro

Chiamate Alpi per l’aspetto frastagliato e biancheggiante, questi particolari rilievi della Toscana del nord, contrastano con la forma più dolce della Garfagnana e degli Appennini alle loro spalle. Quel bianco che scintilla al sole, non sono nevai, ma cave di marmo: una catena di monti di marmo a soli dieci chilometri dal mare, così insoliti da farci pensare a un miraggio.

Il borgo di Colonnata sulle Alpi Apuane

Il paese di Colonnata, al centro di queste montagne, esiste dalle epoche romane. Vi abitavano i cavatori inviati dalla vicina Luna, una colonia romana sul mare alla foce del fiume Magra. Il Portus Lunae era utilizzato per scambi commerciali da Romani, Etruschi e Greci.

Come racconta Tito Livio, nel 177 a.C. i triumviri Marco Emilio, Lepido e Sicinio, trasferirono a Luna più di 2000 coloni, allo scopo di coltivare i terreni e lavorare sulle montagne di luna, dalle quali dovevano estrarre l’oro bianco, il pregiatissimo marmo. Le rovine della antica colonia si trovano a confine fra Toscana e Liguria, nella provincia della città ligure di La Spezia.

alpi apuane immagini
Cave di marmo sulle Apuane

Il marmo serviva per rivestire i monumenti, costruire altari e urne funerarie, per le colonne, le statue e tutte le grandiose opere della Roma Imperiale. Fra le varie tipologie esistenti, proprio dalle Apuane derivano quelle più pregiate al mondo: i marmi Calacatta e Statuario, varietà che presentano pochissime venature e sono di colore composti da minerali di estrema bellezza e trasparenza. Fin dall’antichità lo Statuario di Carrara veniva utilizzato maggiormente per la realizzazione di statue appunto. Michelangelo vi ha scolpito il celebre David.

david di michelangelo
David di Michelangelo, Galleria dell’Accademia, Firenze
Gallerie scavate nelle pendici delle Apuane

I blocchi di pietra venivano spediti sulle navi in partenza dal porto di Luni e diretti verso Roma. I pesanti massi riportavano la scritta A.U.PH. (ad unsum Fori), ed erano esenti da qualsiasi imposizione fiscale. Alcune epigrafi ritrovate nel 1800 testimoniano di questo passato storico, documentato a partire dall’anno 577 dopo la fondazione di Roma.

Cava Romana, Alpi Apuane
marmi spiaggia di carrara
Blocchi di marmo sul porto carrarese

Nel Rinascimento molti artisti e scultori venivano direttamente in loco per scegliere i massi più belli. Michelangelo, appena ventinovenne, avendo ricevuto l’incarico dal papa Giulio II di mettere mano alla chiesa di San Pietro, dopo aver trascorso alcuni mesi a Roma in osservazione della basilica, si recò a Carrara per la scelta dei marmi. Alloggiava spesso in un palazzo che aveva affittato a fianco del Duomo, luogo dove oggi è stata posta una targa commemorativa.

Così Michelagnolo si mise a lavoro con grande animo: e per dargli principio andò a Carrara a cavare tutti i marmi con due suoi garzoni… Consumò in quei monti otto mesi senza denari e provvisioni … Scelto poi la quantità dei marmi e fattoli caricare alla marina, poi li condusse a Roma

da Vita di Michelagnolo Buonarroti di Giorgio Vasari, 1550

Palazzo affittato da Michelangelo a Carrara

Il grande scultore aveva già realizzato in marmo Statuario la celebre Pietà presente in San Pietro, per la quale si era recato per la prima volta a Carrara nell’anno 1496.

Voleva “tirar fuori le statue dalla pietra” Michelangelo, questa sentiva essere la sua missione nata fin dall’infanzia, quando con i fratelli, il padre e la balia aveva vissuto a Settignano, un paese di scalpellini sulle colline di Firenze. A Carrara Michelangelo aveva i suoi scalpellini di fiducia che lo rifornivano di marmi adeguati, fra questi c’era l’amico Domenico detto Topolino, all’esperienza del quale affidava anche gli acquisti degli amici scultori.

Interno del suggestivo duomo di Carrara

Maestro Domenico, mio carissimo,

il portatore di questa lettera sarà Bernardino di Pier Basso, che viene costà per certi marmi che ha bisogno. Vi prego di servirlo bene e presto… Avrete inteso che il Medici è stato fatto papa: da ciò mi pare si sia rallegrato tutto il mondo onde io stimo che qua, circa l’arte, si farà molte cose, perciò servite bene e con fede.

Vostro Michelangelo scultore in Firenze, 25 Novembre 1523

da una lettera di Michelangelo a Domenico detto Topolino

Colonnata

Nel paese di Colonnata, sulle montagne a soli 8 chilometri da Carrara, il marmo è dappertutto, sui gradini, nei portali, nella pavimentazione della piazza principale, Piazza Palestro

Nonostante il paese sia piccolo, i ristoranti sono numerosi: Colonnata è infatti conosciuta anche per il lardo e gli ottimi salumi ad indicazione geografica protetta (IGP).

colonnata immagini
Colonnata

Il grasso di maiale viene stagionato per almeno sei mesi in conche di marmo strofinate con aglio e poi coperte da aromi e spezie. Accompagnato con pane e verdure, il lardo costituiva il semplice e sostanzioso cibo dei lavoratori della montagna. Oggi viene servito tagliato sottilissimo in taglieri con pane arrostito e salumi, o in aggiunta ad altri cibi, tipo crostacei.

ristoranti e locali paesi di colonnata
Nel borgo di Colonnata
monumento ai cavatori di carrara
Chiesa di San Bartolomeo e monumento ai cavatori

Per secoli le Apuane hanno continuato a offrire generosamente le loro pietre ad uso degli artisti che hanno prodotto immensi capolavori in Italia e nel mondo. Il merito di tutto questo è da attribuirsi anche ai cavatori, che hanno lavorato duramente e in alcuni casi purtroppo anche a scapito della loro vita.

Per questo motivo Giuseppe Carpena, parroco di Colonnata, nel 1981, volle far realizzare un monumento che celebrasse tutti questi santi martiri del lavoro. Il monumento, chiamato Cristo del Cavatore, è opera dello scultore Alberto Sparapani, e rappresenta Gesù che emerge da una pietra con ai piedi pagine marmoree riportanti scene del lavoro nelle cave. La statua si trova a fianco della Chiesa di San Bartolomeo, ed ha sullo sfondo, il bellissimo scenario montano.

Monumento al Cavatore, Colonnata

La giornata lavorativa si poteva considerare quasi senza fine: da stella a stella. Già dalle prime ore del mattino, circa le tre, i cavatori balzavano da letto, si chiamavano l’un l’altro e si avviavano a lavoro. Il passo era lento e cadenzato, come si addice a chi deve camminare per sentieri impervi e faticosi. Ai primi raggi del sole cominciava il lavoro, che aveva termine (salvo la breve sosta per frugalmente rifocillarsi) al tramonto, cioè alla ricomparsa delle stelle. E l’infortunio spesso mortale, era sempre in agguato

da Colonnata, un paese incastrato nel cuore delle Alpi Apuane, Umberto Fregosi

Colonnata, il paese
Alpi Apuane, Colonnata
artigianato colonnata marmo di cararra
Strada per Colonnata

Risalendo da Carrara, Colonnata si raggiunge in pochi minuti percorrendo la strada che sale verso le cave, lungo la quale troveremo bancarelle e negozi di souvenir. I prodotti gastronomici del paese e soprattutto l’estrazione dei pregiati marmi di Carrara rappresentano un enorme tesoro per l’economia della zona.

I camion in passaggio sono tanti, l’attività estrattiva è tutt’altro che esaurita, e questo ha generato negli ultimi anni diverse polemiche da parte delle associazioni ambientaliste e per la tutela del territorio.

Nel 1985 è stato istituito il Parco Naturale regionale delle Alpi Apuane, che si estende per circa 20.000 ettari nelle province di Lucca e Massa Carrara. Nel 2011 è entrato a far parte della rete dei Geoparchi protetti dall’Unesco.

Cave carraresi
cave di marmo di carrara
Cave di marmo sulle Alpi Apuane
Le Apuane viste da Marina di Carrara

Il mondo impressionante e fantastico di queste montagne, potrebbe costituire un’ottima possibilità per l’incentivo del turismo e numerose altre nuove possibilità, come il ripristino delle vecchie vie ferrate, già adesso in parte integrate nei musei della zona.

Fra il 1876 e il 1890 venne attivata la Ferrovia Marmifera Privata di Carrara, che restò l’opera più importante nel campo dei trasporti del marmo apuano. Con uno sviluppo complessivo di 22 km di binari, più di 8 km di raccordi e con pendenza massima del 60 per mille, congiungeva il porto di Marina di Carrara con la stazione ferroviaria di Avenza e le valli carraresi, attraverso le quali si snodava fino a raggiungere a 445 m. di altitudine, la stazione termale di Ravaccione

dal libro Alpi Apuane, ricordo delle ferrovie marmifere di Adriano Betti Carboncini

La ferrovia serve esclusivamente per le merci, ha però un vagoncino passeggeri capace di 25 persone, per uso della Direzione della Società, che viene cortesemente messo a disposizione dei visitatori che ne fanno richiesta con preavviso… La visita è gratuita: mancia al personale del treno

da Touring Club Italiano, 1916

Panorama sulle cave

I numerosi sentieri e le varie escursioni alle cave, proposte oggi dagli operatori turistici, attirano decine di interessati, che in moderne jeep vengono portati in territori interdetti ai non addetti ai lavori, offrendo loro esperienze emozionanti e uniche.

Scendendo dal borgo di Colonnata di nuovo verso Carrara avremo occasione di percorrere con l’auto alcuni tratti all’interno delle gallerie scavate nella montagna con le strette pareti candide e suggestive.

Colonnata, Alpi Apuane

Prima dell’avvento della Ferrovia, i blocchi di marmo, scavati con piccone e martello nelle naturali linee di fratturazione, venivano collocati su travi e poi fatti scivolare giù, lungo le vie di lizzatura, oppure trainati dai buoi sui carri. Alcune vie di lizzatura rimasero anche successivamente all’avvento della ferrovia

Sono salito alle cave delle Apuane… E’ una stupenda montagna, d’una luce bianca, assoluta. Il marmo ha una forza di irradiazione, uno splendore fermo, maggiori di quelli del ghiaccio.  Risaltano su quel bianco, le bocche di leone, le margherite gialle…  Assisto al lavoro dei lizzatori, che fanno scivolare a valle sulle piste i blocchi squadrati, lavoro faticoso e pericoloso…

Da Viaggio in Italia di Guido Piovene

locomotiva delle vecchie vie ferrate di carrara
Antica locomotiva sulla strada per Colonnata
Colonnata, Alpi Apuane
Colonnata, il paese
alpi apuane da marina di carrara
Le Apuane dalla costa

Oggi i blocchi viaggiano sui camion e arrivano giù al mare e nella pianura di Carrara, dove vengono tagliati, lavorati, oppure tenuti grezzi e esportati in tutto il mondo.

Un’escursione sulle Alpi Apuane, a Colonnata, e nella bella Carrara, con la deliziosa Piazza Alberica e il bel Duomo di Sant’Andrea dalla facciata di marmo finemente lavorata, possono costituire ottime alternative per trascorrere una giornata in una Toscana insolita ad un passo da Lucca, Pisa e il mare di Versilia.

duomo di carrara
La bella facciata in marmo del Duomo di Carrara

Il Duomo di Carrara è molto antico. Le sue armoniose proporzioni lo fanno apparire come incastonato nelle strette vie del centro storico. La prima costruzione risale al secolo XI con facciata sullo stile ligure e pisano realizzata nel 1300 e lavorata a scalpello con elementi gotici e longobardi. All’interno ci sono antichi fonti battesimali e un pulpito cinquecentesco al quale si accede tramite una scala realizzata da un unico blocco di marmo.

piazza alberica carrara
Piazza Alberica, Carrara

E c’è anche, in queste cave, un senso di gioia. La luce bianca delle cave porta, in chi vi passa un’accensione dei pensieri, quasi un’esaltazione. La cava dove ho sostato era avvolta di quel riflesso…

Da Viaggio in Italia di Guido Piovene

Scorci delle Apuane da Carrara