Siena

Siena è una bella città medievale circondata da un paesaggio davvero pittoresco, con le colline del Chianti a nord, le Crete e la Val d’Orcia a sud.

Visitare Siena soprattutto nel dopo-cena, quando le strade sono quasi deserte e i palazzi illuminati da luci rosseggianti, è un’esperienza che ci porterà indietro, alle epoche medievali.

Piazza del Campo, Palazzo Comunale
Piazza del Campo, Palazzo Comunale

“Giunsi di sera tardi, alla luce di una luna magnifica, e mentre mi preparavano il letto nella locanda, andai fuori a passeggio… Non c’era nessuna presenza umana che potesse rammentarmi l’anno in corso, così, con l’aiuto del chiaro di luna, trascorsi una mezz’ora rapito da una visione immaginaria dell’Italia medievale”

Siena, 1873, da Italian Hours di Henry James

La medievale Via di Città a Siena
La medievale Via di Città

Siena fu fondata, secondo la leggenda, dai figli di Remo, Senio e Aschio. La città ha per simbolo, come Roma, una lupa.

Secondo la leggenda fu Senio a dare origine alla costruzione di Siena, che appunto da lui prende il nome. E dai cavalli dei due fratelli, uno bianco e uno nero, derivano i colori della sua semplice balzana. Per questi motivi la città è ricordata a volte, con il nome di “figlia di Roma“.

Piazza del Campo
Piazza del Campo

Cuore della città è Piazza del Campo, voluta nel 1300 dal governo dei Nove Podestà in un luogo di aperta campagna, dove si tenevano mercati e tornei. Di giorno sempre molto frequentata, questa incredibile piazza merita una visita anche nel dopo cena, quando l’atmosfera è più suggestiva.

Si accede da scalette e piccoli vicoli, stretti fra gli alti palazzi. Molte di queste viuzze portano ancora i nomi medioevali: Chiasso Largo, Bocca del Casato, Chiasso della Gigia…

“L’essenza autentica del romantico e dello scenografico sta nel modo in cui queste dimore colossali si stringono le une alle altre, affacciandosi su quelle loro ripide strade…”

da Italian Hours, Henry James

Piazza del Campo, Siena
Piazza del Campo, Siena

Piazza del Campo ha la forma di una conchiglia, con una caratteristica e accogliente pendenza che invita i visitatori a sedersi per terra, cosa non frequente in simili prestigiosi contesti.

Sul fondo in basso si possono ammirare il duecentesco Palazzo Comunale e la Torre del Mangia, così chiamata dal soprannome del campanaro Giovanni di Duccio, detto “Mangiaguadagni” per via della passione verso il cibo e le osterie dove dilapidava i suoi denari.

La torre è alta 88 metri esattamente come il campanile del Duomo, per sottolineare la parità di ruolo fra il potere civile e quello religioso.

La lupa senese nelle vie del centro
La lupa senese nelle vie del centro

L’intera costruzione del palazzo, di aspetto delicato nonostante la mole, è tipica espressione dell’arte senese del Medioevo, che usa mattoni rossi e travertino. Le finestre trifore con colonnine sono sormontate da un arco acuto riportante la balzana cittadina.

La pavimentazione è a ventaglio divisa in nove settori richiamanti il numero dei governatori.

Fonte Gaia, Natale a Siena
Fonte Gaia, Natale a Siena

Al centro, in alto, troviamo la fontana detta Fonte Gaia, con le sculture di Jacopo della Quercia i cui originali si trovano al Museo della Scala nella Piazza del Duomo. Fu chiamata così per la gioia dei cittadini che videro arrivare l’acqua proprio al centro della città e festeggiarono per diversi giorni la sua inaugurazione avvenuta nel 1342.

Palazzi Medievali in Piazza del Campo
Palazzi Medievali in Piazza del Campo

I palazzi che affacciano sul Campo appartenevano alle potenti famiglie del senese, che potevano vantare prestiti fatti a sovrani e alla Curia Romana dell’epoca. Di costruzione medioevale, alcuni di questi sono stati rimaneggiati nella facciata nel corso del 1700 seguendo uno stile neo-gotico.

I tipici mattoncini rossi delle case di Siena
I tipici mattoncini rossi delle case di Siena

Il Palazzo Pubblico, eretto alla fine del 1200, ha al suo interno il Museo Civico che ospita importanti capolavori fra i quali gli affreschi di Simone Martini raffiguranti le vittorie di Guidoriccio da Fogliano e della Repubblica di Siena sui castelli del sud della regione.

Molto conosciuto anche il ciclo di affreschi di Ambrogio Lorenzetti sugli Effetti del Buon Governo. I dipinti furono una vera e propria propaganda politica commissionata dal governo e atta a riconoscere le capacità amministrative dei nove podestà che governarono la città dal 1287 al 1355, periodo in effetti di grande splendore di Siena.

Nella Piazza del Campo ogni anno si corre il Palio, grande manifestazione storica molto sentita dai senesi.

Croce del Travaglio, punto d'incontro delle principali vie del centro di Siena
Croce del Travaglio, punto d’incontro delle principali vie del centro di Siena 

Una meta imperdibile per chi visita Siena è il bellissimo Duomo raggiungibile dalla Piazza del Campo percorrendo Via di Città.

Per la medievale strada che si inerpica in salita, troveremo alcuni importanti palazzi come il trecentesco Palazzo Chigi-Saracini e il Palazzo delle Papesse, chiamato così perchè fatto costruire per le sorelle del papa Pio II di Pienza, dall’architetto Bernardo Rossellino.

via di città siena
Via di Città

Il duomo di Siena rappresenta uno dei più eccelsi monumenti dell’architettura italiana. La facciata in puro stile gotico, sembra un ricamo prezioso. I capolavori all’interno sono numerosi.

“In Italia esistono chiese più interessanti, poche tuttavia più splendide, varie e ricche dal punto di vista scenografico di questa… Quest’opera d’oreficeria in pietra è più di quanto possa ricordare o descrivere”

da Italian Hours di Henry James

La spettacolare facciata del Duomo di Siena
La spettacolare facciata del Duomo di Siena

Da Piazza del Duomo, scendendo per la scalinata al lato del vecchio Spedale di Santa Maria della Scala, raggiungeremo Fontebranda, la fonte medievale più antica della città. E’ divisa in tre settori: il primo in alto serviva per l’acqua da bere, il secondo ad uso degli animali e il terzo veniva usato come lavatoio per i tintori dell’Arte della Lana che abitavano il quartiere. Il luogo è citato anche da Dante Alighieri nella Divina Commedia.

La Basilica di San Domenico e in basso Fontebranda
 La Basilica di San Domenico e in basso Fontebranda

A Fontebranda andava anche Santa Caterina a lavare le stoffe con il padre, che era un tintore.

Santa Caterina è nata in questo rione nel 1347. Fu canonizzata nel 1461, periodo in cui il Comune di Siena acquistò la sua casa, che venne arricchita da portici e trasformata in santuario. Si trova a pochi metri di distanza dalla fontana. L’ingresso è gratuito.

Sulla rupe che sovrasta Fontebranda si erge l’imponente basilica di San Domenico, che conserva le reliquie della santa patrona d’Italia e d’Europa.

Piazza San Francesco, la Basilica e l'Oratorio di San Bernardino
Piazza San Francesco, la Basilica e l’Oratorio di San Bernardino

Altro grande santo molto amato in città è San Bernardino, che con le sue vivaci Prediche Volgari rivoluzionò il modo di pensare dei Senesi del Medioevo.

I giardini in Fortezza
I giardini in Fortezza

Risalendo verso nord, per le vecchie strade del centro storico di Siena, giungeremo nei pressi della Fortezza. Fu eretta nel 1561 da Cosimo I dei Medici dopo la conquista della città da parte dei Fiorentini.

Il forte venne trasformato in un giardino nel 1700; passeggiando all’interno delle mura si può ammirare il bel panorama sulla campagna e le colline circostanti.

porta camollia siena
 Porta Camollia

Proseguendo verso nord, Porta Camollia accoglie i visitatori con il suo saluto ai forestieri “Cor magis tibi Sena pandit” cioè: Siena ti offre il cuore più grande di questa porta. Presente fin dalle epoche medievali, questa imponente porta fu rimaneggiata dai Fiorentini dopo la conquista della città avvenuta nel 1555. 

Il gentile pensiero espresso nell’iscrizione, proprio perchè rivolto a chi viene dalla direzione di Firenze, suona come un invito a stabilirsi nella nobile città. Molte famiglie importanti del senese, infatti, dopo la caduta della Repubblica nelle mani dei Fiorentini, se ne andarono a Montalcino dove fondarono la Repubblica senese riparata in Montalcino. O forse l’iscrizione era solo una promessa di pace rivolta a coloro che se ne erano andati, un invito a farli tornare, in modo ironico, com’è consuetudine da parte dei Fiorentini.

libreria piccolomini affresco del pinturicchio che celebra l'incontro fra Federico III d'asburgo e Eleonora d'Aragona alla presenza dell'allora vescovo di Siena Enea Silvio Piccolomini
Libreria Piccolomini, Storie di Papa Pio II, Pinturicchio

Nei pressi di Porta Camollia avvenne l’incontro fra i due promessi sposi Federico III d’Asburgo e Eleonora d’Aragona, alla presenza del vescovo Enea Silvio Piccolomini, futuro papa Pio II. L’evento è stato rappresentato dal Pinturicchio negli affreschi della Libreria Piccolomini nel Duomo di Siena.

Panorama sulla città dalla chiesa di  San Domenico 
Panorama sulla città dalla chiesa di San Domenico 

Siena i ristoranti, i caffè, le osterie dove poter assaporare l’ottima cucina toscana, sono molti e si trovano per tutto il centro storico. Con i loro tavolini sempre apparecchiati, vivacizzano le facciate scure delle antiche case torri.

E’ consigliabile concedersi una pausa per assaggiare piatti tipici come la ribollita, i pici, i salumi, accompagnati dai vini della zona e naturalmente i celebri dolci natalizi.

Via Banchi di Sopra
Via Banchi di Sopra

“Una città conservata in questo modo è come una Pompei medievale. Si sale e si scende attraverso viuzze erte e strette, lastricate di pietra, fiancheggiate da case monumentali. Alcune di esse hanno ancora la loro torre…”

Hippolyte Taine, in visita a Siena nel 1864

Il centro storico di Siena è tutelato dall’Unesco dal 1995.