Mozart e la musica a Salisburgo

Mozart nacque nella via Geitreidegasse di Salisburgo il 27 Gennaio 1756. Suo padre era compositore di corte e la madre figlia di un curatore arcivescovile, una coppia piuttosto nota in città.

Salisburgo, panorama dalla fortezza
Salisburgo, panorama dalla fortezza

Il piccolo Wolfgang Amadeus e anche la sorellina Nannerl, erano veri e propri bambini prodigio. A 5 anni Amadeus suonava perfettamente piano e violino e aveva composto diversi brani musicali.

A partire dal 1762 il padre Leopold, che considerava il figlio un dono di Dio per l’umanità, cominciò a portare il bambino e la famiglia in giro per le corti di Europa. Non trascurò mai comunque il lavoro di compositore alla corte arcivescovile di Salisburgo, dove era un ritenuto un fedele e apprezzato insegnante. Il giovane Mozart suonò a Versailles, a Vienna dagli Asburgo, a Bruxelles, a Londra, in Italia e in molti altri luoghi, ottenendo successo e suscitando ovunque ammirazione. A 16 anni il papa Clemente XIV lo onorò con lo Sperone d’oro, uno dei più antichi ordini cavallereschi della Santa Sede.

Alla festa ho incontrato Mozart e suo figlio, il piccolo tedesco, il cui ingegno precoce e quasi soprannaturale ci stupì a Londra, anni or sono, quando era appena uscito dall’infanzia

da Viaggio musicale in Italia di Charles Burney, Bologna , 1770

Geitredegasse
Geitredegasse, Salisburgo

La musica di Mozart ha avuto un’influenza enorme sulle composizioni successive ed è stata di ispirazione per molti musicisti.

Come una proto-rockstar il piccolo Mozart faceva tournee per l’Europa suonando davanti ai potenti dell’epoca. Conobbe artisti dai quali fu ispirato e che ispirò, produsse sinfonie, serenate, opere all’italiana, fughe, tutto con grande talento. I piani progettati dal padre non andarono però come previsto e il geniale giovanetto non riuscì a far presa in nessuna delle importanti corti europee. Tornato a Salisburgo, dove era amato, ma anche molto invidiato dai colleghi musicisti e poco considerato da una certa parte dell’aristocrazia, accettò a malincuore la proposta di organista di corte presso l’arcivescovo Colloredo per il compenso di 450 fiorini all’anno (aveva preso la stessa cifra per una serata di concerto in una corte europea).

Casa Natale di Mozart, Geitredegasse, Salisburgo
Casa Natale di Mozart, in Via Geitredegasse, Salisburgo

I rapporti con l’ecclesiastico non furono dei migliori. Incompreso e amareggiato dalla sudditanza verso i giochi di potere dimostrata da molti suoi contemporanei, maturò la decisione di dare le dimissioni.

Inizialmente la sua scelta non fu accettata, anche per le pressioni del padre che lo voleva a Salisburgo, ma dopo un ultimo diverbio con il conte Karl Arco, segretario dell’arcivescovo, Mozart fu cacciato a calci nel sedere. Nella lettera al padre si esprime sull’accaduto con i soliti modi coloriti:

Quanto sarebbe stato facile convincermi! Ma con le buone maniere… Non si azzardi a chiamarmi zotico e furfante e non mi metta alla porta con un calcio nel culo, ma dimenticavo che forse l’ha fatto per ordine di Sua Grazia

9 Giugno 1781.

Il primo violino del musicista, Geitredegasse
Il primo violino del musicista, nella Geitredegasse

Il genio incompreso lascia quindi l’amata e odiata Salisburgo e trova una sistemazione a Vienna alla corte di Giuseppe II d’Asburgo, sovrano lungimirante e aperto, rimarrà comunque un outsider. La sua musica si trasforma, evolve in suoni più complessi. Mozart diventa un libero artista, un innovatore ribelle a qualsiasi imposizione, anticipando così la successiva era romantica.

Auguste Leroux, Una serata musicale

Con le sue opere inizia a criticare il mondo dei nobili evidenziandone i vizi e le smanie di potere. I problemi finanziari si fanno pressanti, anche a causa della passione per il gioco d’azzardo. Il musicista si allontana sempre più dal classicismo, virando verso un tipo di musica anomala che non incontrava il favore del pubblico di èlite. Mozart amava il popolo, scrive opere burlesche all’italiana e la celebre trilogia Così fan tutte, Le nozze di Figaro e Don Giovanni collaborando con il librettista italiano Lorenzo da Ponte, anche lui alla corte viennese di Giuseppe II.

Lorenzo da Ponte, vissuto fin quasi a novant’anni ed espatriato a Manhattan dove fu il primo docente universitario di letteratura italiana, a proposito di Mozart scrive così nelle sue Memorie

Ebbi occasione di conoscerlo in casa del barone Vetzlar… egli sebbene dotato di talenti superiori forse a quelli di ogni altro compositore del mondo passato, presente e futuro, non aveva mai potuto, in grazia delle cabale dei suoi nemici, esercitare il suo divino genio a Vienna, e rimaneva sconosciuto e oscuro, come una gemma preziosa, che sepolta nelle viscere della terra, nasconda il pregio brillante del suo splendore...

dalle Memorie di Lorenzo da Ponte

Le geniali composizioni di Mozart saranno poi fatte conoscere all’Europa e all’America soprattutto grazie alla perseveranza e alla determinazione del Da Ponte, che nelle Memorie chiede il giusto riconoscimento di questa verità, nascosta dall’ingiustizia e dall’invidia dei giornalisti, de’ gazzettieri e dei biografi che non permise loro di dare gloria a un italiano.

Mozart compone anche melodie provocatorie, come “Ein Musikalischer Spaß” “A Musical Joke” cioè “Uno scherzo musicale” dove in modo ironico esegue la parodia del tipo di musica che allora andava per la maggiore, ma da lui giudicata mediocre.

Le sue opere non furono capite fino in fondo, ad eccezione che in alcuni luoghi come ad esempio Praga, dove fin dalle prime esibizioni, riscosse un buon successo. Si preferivano apparentemente melodie più semplici e leggere.

Avrà già avuto notizie della sonata: la cantano, la suonano al piano, la suonano al violino o la fischiettano almeno tre volte al giorno… certo solo sotto voce…

da una lettera di Mozart al padre Leopold

Mozart mischiava gli stili musicali Non si può permettere che nell’orchestra prendano il sopravvento l’ordine, la pace e l’armonia, altrimenti il male avanza e alla fine non si può più porvi rimedio

da una lettera di Mozart all’amico abate Joseph Bullinger, 7 Agosto 1778

Idea bizzarra, ma che ha qualche fondo di verità in determinati ipocriti contesti, cosa che viene confermata anche da altre fonti dell’epoca

E’ diffusa ora in tutta la Germania la passione per le modulazioni poco chiare e artificiose… Un po’ di questa salsa piccante usata con misura produce effetti sorprendenti, ma la continua ricerca di armonie inconsuete e strane è come dare a un affamato null’altro che pepe di Caienna, invece di cibo semplice e buono

da Viaggio musicale in Germania e Paesi Bassi di Charles Burney

Documenti della famiglia Mozart, nella casa natale di Salisburgo
Documenti della famiglia Mozart, nella casa natale di Salisburgo

Il continuo desiderio di ricerca spirituale di Mozart sembra lo abbia indotto ad avvicinarsi all’ambiente aristocratico della Massoneria. Egli resterà sempre comunque un ironico, e con il consueto humour scherzerà sulla Loggia dei Crapuloni, volendo invece fondare una nuova società ispirata ai suoi ideali: avrebbe dovuto chiamarsi La Grotta. Mozart muore inaspettatamente a soli 35 anni, quasi in miseria, il 5 dicembre 1791. Lascerà incompiuto il suo Requiem, l’ultima opera che un misterioso personaggio, di cui nemmeno lui conosceva il nome, gli aveva commissionato. Non si conosce il luogo di sepoltura e nemmeno le cause sono chiare; nacque il sospetto di avvelenamento. Molte leggende su di lui si sono susseguite nel tempo, come quella del suo presunto teschio trafugato, che sarebbe quello attualmente in possesso della Fondazione Mozarteum, che dal 1880 si occupa di tutelare la memoria di questo grande musicista. Stessa sorte subirono le spoglie di Lorenzo da Ponte, il suo librettista italiano, che muore a New York nel 1838. Il compositore, dopo un solenne funerale tributatogli nella vecchia cattedrale di St.Patrick a Manhattan, fu sepolto nel piccolo cimitero limitrofo alla Basilica, ma il corpo venne trafugato e ad oggi non se ne conosce l’ubicazione.

Casa natale di Mozart, Salisburgo
Casa natale di Mozart, Geitredegasse, Salisburgo

Altro grande compositore vissuto a Salisburgo è Heinrich Ignaz Franz Biber, la cui casa si trova a pochi metri da quella di Mozart, sempre sulla Via Geitredegasse.

Biber, nato nel 1644 in Boemia (Repubblica Ceca), si trasferì presso la corte degli arcivescovi di Salisburgo nel 1670 e qui rimase per tutta la vita. Per le sue doti di compositore e violinista arrivò a ricoprire l’incarico di Gran Cerimoniere di Corte. Anche lui fu un innovatore in campo musicale, sperimentando nuove tecniche per suonare il violino, come quella della scordatura.

Casa natale di Biber, Via Getreidegasse, Salisburgo
Casa natale di Biber, Via Getreidegasse, Salisburgo

I figli di Biber furono tutti musicisti. Una di loro, Anna Magdalena, divenuta suora, ebbe l’incarico di dirigere il coro dell’Abbazia Nonnberg, il convento femminile più importante di Salisburgo.

Il monastero di Nonnberg ai piedi della collina della fortezza (il campanile dalla cupola rossa)
Il monastero di Nonnberg ai piedi della collina della fortezza (il campanile dalla cupola rossa sulla sinistra)

Nel monastero di Nonnberg è nata anche la storia del film “The sound of music”, (Tutti insieme appassionatamente) pellicola musicale che nel 1965 ebbe un successo mondiale e vinse ben 6 oscar.

Il film prende spunto dalla vita della novizia Maria Augusta Kutschera, insegnante nella scuola del convento, che ebbe in seguito l’incarico di governante dei sette figli del comandante Georg Ludwig von Trapp.

Fortezza di Salisburgo
TornFortezza di Salisburgo

Tornando indietro alle epoche medievali, altro grande personaggio di Salisburgo fu il Monch von Salizburg, un monaco del quale purtroppo non conosciamo il nome né l’ordine monastico, ma di cui ci sono rimaste moltissime melodie composte ai tempi del principe arcivescovo Pilgrim II von Puchheim, nel XIV secolo.

Il Monaco di Salisburgo fu uno dei primi ad usare la polifonia, cioè l’esecuzione di più melodie indipendenti contemporaneamente nello stesso brano e fu il primo a scrivere in lingua tedesca canzoni religiose e profane (inizialmente si usava il latino). Sono più di 100 i brani musicali composti da questo misterioso frate, il quale suonava alla corte del principe arcivescovo Pellegrino von Pucheim, famoso per il mecenatismo letterario e musicale. L’arcivescovo e i suoi collaboratori vengono infatti spesso citati nei testi del Monch von Salizburg.

Fortezza di Hohensalzburg, Salzburger Stier
Fortezza di Hohensalzburg, Salzburger Stier

Altro arcivescovo innovatore e mecenate musicale fu Leonhard von Keutschach. Egli nel 1520 volle installare nella fortezza di Salisburgo un organo che con la sua musica scandiva le giornate dei cittadini, così come di norma facevano le campane. Alle quattro del mattino l’organo suonava la sveglia, alle 19 l’ora di coricarsi. Questo storico organo si trova ancora oggi nella Fortezza di Hohensalzburg.  Si tratta del famoso Salzburger Stier, cioè il Toro di Salisburgo, così come fu scherzosamente chiamato dalla popolazione a causa del potente accordo iniziale che ricordava il muggito di un toro. Anche il padre di Mozart compose musica per quest’organo.

salisburgo
Salisburgo

Molti altri musicisti sono nati o hanno vissuto a Salisburgo. Johan Michael Haydn, fratello del più famoso Franz Joseph, era uno dei migliori amici di Mozart e prese il suo posto come maestro di cappella quando lui se ne andò da Salisburgo. Sua moglie Maria Magdalena Lipp era una cantante soprano che si esibì in molte opere di Mozart. Era figlia dell’organista di Salisburgo, Franz Ignaz Lipp.

Natale a Salisburgo
Natale a Salisburgo

Ancora oggi Salisburgo è una città della musica. L’Università e la Fondazione Mozarteum si occupano di promuovere talenti, organizzare concerti e festival, gestire i musei e quanto concerne la figura del geniale e ribelle musicista, che nonostante le spavalderie mostrava molti lati infantili e teneri.

Ritratto di Mozart, Geitredegasse, Salisburgo
Ritratto di Mozart, Geitredegasse, Salisburgo

Per la salute della mia anima stia pure tranquillo padre mio amatissimo. Sono un giovane che può sbagliare come tutti, ma a mia consolazione posso dire che magari gli altri sbagliassero così raramente come me… E poi stia certo che sinceramente onoro la religione. E se mai mi colpisse la sventura di allontanarmi dalla retta via, a lei padre mio amatissimo, non potrei rimproverare nulla. Sarei io solo ad essere un infame. A lei io devo tutto ciò che favorisce il mio bene e la mia salute, sia temporale che spirituale. Ora devo chiudere, altrimenti perdo la posta. Le bacio mille volte le mani, abbraccio di cuore la mia cara sorella e rimango per sempre il suo devotissimo figlio Wolfgang Amadè Mozart

Vienna, 13 Giugno 1781. 

Grande esempio di amore filiale. Dolce e geniale in tutto, senza dubbio.