San Bernardino e le Prediche Volgari

Sul finire del Medioevo, trascorsi i tempi di massimo splendore di Siena, quando la città era maestra d’arte e di stile e le allegre brigate sperperavano soldi nei divertimenti più svariati, un frate, Bernardino da Siena, che poi era nato a Massa Marittima nel 1380, cominciò, con il benestare dei governanti dell’epoca, la sua predicazione in Piazza del Campo. 

Palazzo Comunale, Siena
Piazza del Campo, Siena

Lo andava facendo in molti luoghi d’Italia, e come in seguito farà anche il frate Savonarola, aveva già parlato a Firenze, la storica nemica.

I discorsi di Bernardino da Siena, coloriti e spesso divertenti, ci danno un’immagine viva e precisa di quel periodo storico. L’evidente amore del santo verso la città adottiva, non lo trattenne da prediche a volte dure e infuocate. La sua è una religiosità fortemente ascetica, come era di consueto nel Medioevo, ma anche originalmente molto moderna, schietta e rivoluzionaria.

San Bernardino, vetrata di Domenico Ghirlandaio, Siena, Cripta
San Bernardino, vetrata di Domenico Ghirlandaio, Siena, Cripta
siena duomo
Duomo di Siena

La serie di prediche di San Bernardino, dette Prediche Volgari, furono amorevolmente trascritte da Benedetto di Bartolomeo, un semplice cimatore di panni, che le riportò fedelmente in tavolette cerate, fatto che il santo riconobbe espressamente e più volte ringraziò.

Bernardino iniziava a parlare all’alba, prima che la vita prendesse il normale corso. Egli consigliava alle donne di Siena di avvantaggiarsi con la preparazione dei cibi, alzandosi a Sovana, cioè al mattino presto, quando suonava la campana maggiore del Duomo, che proveniva appunto dal Duomo di Sovana, poi donne e uomini si radunavano in Piazza del Campo o in Piazza di San Francesco ad ascoltare i discorsi. Il monaco si rivolgeva al popolo senese esortandolo alla virtù, alla non ipocrisia, all’amore sincero per il prossimo, per se stessi e soprattutto per Gesù, percorrendo la via della Verità da Lui insegnata.

Non pensare che Iddio voglia i tuoi fiorini, però sono suoi, perchè Lui te li ha dati; Lui che quando era in terra fra noi, nacque nella stalla; e le tue case e le tue vigne e il tuo letto sono tutte sue, Lui te le ha date

da Antologia delle Predighe Volgari

Non mancavano le prediche divertenti:

La donna va a Messa ornata, pillata, inghirlandata che pare che sia Madonna Smeraldina, e in casa sta come una zambracca…

Quando il popolo durante la predica si infastidisce o ha caldo o ha freddo, basta che il predicatore dica una parolina contro ai sacerdoti (o a’ principi) che i sonnolenti si svegliano subito, gli annoiati si rallegrano, per chi ha caldo, il sudore si muta in fresca rugiada…

dal libro Così predicava Bernardino da Siena di Egidio Picucci

Panorama da San Domenico
Panorama da San Domenico

In più occasioni, fra il 1425 e il 1427,  il papa Martino V invitò Bernardino a predicare a Siena, città che stava vivendo un momento difficile a causa di corruzione, carestie e inimicizie fra famiglie, fra Guelfi e Ghibellini.

Non vedete che ogni uomo, ogni donna, ogni fanciullo, fino alla frutta, avete fatto che siano guelfi o ghibellini? Due cose son rimaste che non avete fatte nè guelfe nè ghibelline, le quali forse fareste bene a farle. Sai che? Il pane e il vino… così facendole parziali non ne mangereste, per non avere a conversare con la parte contraria

da Antologia delle Prediche Volgari

Croce del Travaglio, punto d'incontro delle tre principali vie del centro di Siena
Croce del Travaglio, punto d’incontro delle tre principali vie del centro di Siena

Bernardino, pur essendo un frate francescano e quindi votato alla povertà, esaltava nei suoi discorsi le figure dell’imprenditore e del mercante onesto, persone che riteneva fondamentali per il benessere del popolo e la felicità della città.

L’imprenditore doveva essere generoso, non prestare ad usura, dedito al suo lavoro, responsabile e riconoscente con i collaboratori. Solo l’accumulazione infruttuosa era giudicata sterile e negativa. Il potere che era stato affidato da Dio all’imprenditore onesto, non era altro che un servizio che lui doveva  svolgere al meglio per il bene comune. Anche il popolo aveva i propri doveri di onestà, e chi non avesse potuto donare in moneta (arma infallibile contro il male), avrebbe dovuto fare l’elemosina del cuore, usando parole e compiendo azioni che fossero di conforto e affetto per tutti, in particolare i sofferenti e bisognosi.

duomo di siena
Duomo di Siena

Con la figura di San Bernardino nascono i fondamenti del pensiero politico e economico occidentale.

A Siena sorgerà, qualche anno dopo, quello che può essere ritenuto il primo istituto bancario del mondo, il Monte dei Paschi.

Già da secoli le famiglie facoltose del senese prestavano denari a papi e governanti. Il Monte Pio, questo il primo nome, fu fondato dalla magistratura della città per aiutare i ceti più deboli: era il 1472.

Nonostante le recenti problematiche che l’hanno coinvolto, lo storico Istituto senese del Monte dei Paschi è tutt’ora attivo.  La banca è stata acquisita in parte dallo Stato Italiano, che al momento ne detiene la maggioranza delle azioni.

Palazzo Salimbeni, sede del Monte dei Paschi di Siena
Palazzo Salimbeni, sede del Monte dei Paschi di Siena

Quando si trovava a Siena, Bernardino risiedeva nel Convento dell’Osservanza, a 5 chilometri dal centro. Qui sono conservati i suoi indumenti e la tavoletta con il trigramma, il simbolo ideato dal frate: un sole raggiante con al centro le lettere IHS, iniziali del nome di Gesù. Il trigramma compare in molti edifici della città di Siena. Lo si ritrova sulla facciata del Duomo, del Palazzo Comunale, sopra Porta Camollia e in molte altre chiese e monumenti. Il sole ha in sè tre cose: splendore, calore e vigore, simile alla parola di Dio che è predicata a voi diceva il santo.

Porta Camollia, Siena
Porta Camollia, Siena

San Bernardino da Siena è una figura originale, un personaggio emblematico del passaggio fra età medievale e moderna.

I Frati Francescani erano arrivati a Siena subito dopo la morte del loro fondatore, San Francesco di Assisi. Apparentemente in antitesi fra loro, Francesco e Bernardino predicavano entrambi l’amore incondizionato di Gesù per la felicità dell’uomo.

sano di Pietro, predica di san bernardino in piazza san francesco, museo dell'opera siena
San Bernardino predica in Piazza San Francesco, Sano di Pietro, Museo dell’Opera, Siena

I Francescani costruirono il Convento e la grande Basilica di San Francesco, nella piazza omonima. Dopo la morte di Bernardino proprio a fianco della grande chiesa, fu edificato l’Oratorio di San Bernardino, in onore del frate, che anche in questa piazza teneva i suoi discorsi. Nell’Oratorio sono conservati incredibili affreschi della pittura senese medievale e la delicata Madonna del Latte di Ambrogio Lorenzetti. L’ingresso è compreso nel biglietto del Complesso Museale del Duomo.

Dal 1968 il Convento adiacente la Basilica di San Francesco fu acquistato dall’Università di Siena e oggi vi ha sede la facoltà di Economia, Politica e Finanza. 

Oratorio di San Bernardino e Basilica di San Francesco
Oratorio di San Bernardino e Basilica di San Francesco
San Francesco, Siena
San Francesco, Siena

Una delle prediche più celebri di San Bernardino è sicuramente quella detta della cicerbita:

Mi venne un pensiero di voler vivere d’acqua e di erbe e pensai di andarmi a stare in un bosco… e incominciai a cogliere un’insalata di cicerbite e altre erbucce e non avevo né pane, né sale, né olio… mastica, mastica, ella non poteva andare giù…  Sai che ti voglio dire? Con un boccone di cicerbita io levai via ogni tentazione, perché certamente io conosco che quella era tentazione

Affreschi raffiguranti San Bernardino che predica al popolo, Massa Marittima
Affreschi raffiguranti San Bernardino che predica al popolo, Massa Marittima

Una grande spiritualità dietro un’apparenza semplice e scherzosa. E probabilmente quella fu proprio tentazione, perchè come eremita non avrebbe avuto certamente la stessa influenza.

O donna, sai tu il Padrenostro? Ora usalo di dire, perchè quello è una scala da poter salire… e mai non l’abbandonare, e dillo come lo insegnò Cristo, e se tu non lo sai, va’ e imparalo come lo dice la santa Chiesa

Affreschi raffiguranti la vita di San Bernardino, Pinturicchio, Basilica dell'Aracoeli, Roma
Affreschi raffiguranti la vita di San Bernardino, Pinturicchio, Basilica dell’Aracoeli, Roma

Siena è molto affezionata ai suoi numerosi santi e Bernardino è sicuramente uno dei più amati. Fu canonizzato da papa Niccolò V nel 1450, solamente sei anni dopo la morte.

Io questo lodo a Siena, avere grandissima sollecitudine all’udire le prediche… e dico che avendo questo, è dei miglior segni che ci sia… Voi potreste molto ben intendere e operare più che molti altri.

Sai che medicina bisogna a te Siena? Bisogna il bastone…

da Le Prediche Volgari di Fra Bernardino degli Albizzeschi