Puerto de la Cruz è una bella cittadina sulla costa ovest di Tenerife, nelle Isole Canarie.
Circondata dalla fertile valle della Orotava, Puerto de la Cruz è stata una delle città più amate dagli Spagnoli del XVI secolo. La città, dislocata su un pendio, ha sullo sfondo il Teide, il vulcano la cui vetta è la più alta di Spagna.
Nella lingua dei Guanci, gli antichi abitanti delle Canarie, la parola Tenerife significa “montagna bianca” e si riferisce appunto al Pico del Teide, la cui cima è spesso avvolta da nuvole o coperta di neve.
Il Teide divide l’isola in due zone climatiche ben distinte: la zona nord occidentale, umida e ricoperta da vegetazione tropicale, e quella a sud, calda, rocciosa e arida, il paradiso per gli amanti del windsurf.
A Puerto de la Cruz il verde è predominante; le pioggerelle sottili del nord, favorite dagli alisei, i venti che trasportano umidità, ne fanno un posto ideale per la crescita delle piante. Viali di palme, con piante di ficus e dracene, adornano avenidas e vie della città.
Il mare è prorompente, con forti onde oceaniche e l’aria impregnata di iodio. Le Isole Canarie hanno origine vulcanica, non si troveranno quindi spiagge di sabbia chiara; la costa è fiancheggiata da scogli e le spiagge sono scure, oppure ricoperte di sabbia dorata importata dalle coste del Sahara.
La bella Playa Jardin, di sabbia vulcanica nera, fu progettata negli anni ’90 dall’architetto paesaggista César Manrique. Ci sono servizi, docce, giardini e barriere frangiflutti per nuotare con tranquillità. Si raggiunge in dieci minuti di passeggiata dal centro di Puerto de la Cruz: dobbiamo superare il Porto e percorrere tutta la caratteristica Calle Mequinez.
A Puerto de la Cruz, per poter godere comodamente del mare, l’architetto Manrique nel 1969 creò il grande complesso del Lago Martiànez, una serie piscine di acqua marina filtrata, punteggiate da fontane, cascate e da una rigogliosa vegetazione.
Il costo per un’intera giornata alle piscine Martiànez è di pochi euro e consente l’uso di tutte le attrezzature e degli spazi presenti. Un vero paradiso tropicale.
La piacevole passeggiata lungo il mare è costeggiata da numerosi ristoranti con tavolini all’aperto dove poter gustare tapas, sangria e paellas ad uso spagnolo. Ottima è anche la gastronomia locale, che propone piatti a base di pesce e le papas arrugadas, patate bollite con la buccia e accompagnate con la salsa delle Canarie, il mojo. Possiamo gustarlo in versione verde al prezzemolo, o rosso, piccantissimo al peperoncino.
Il centro di Puerto de la Cruz è costituito dalla Plaza del Charco, raggiungibile seguendo la Calle San Telmo, lungo il mare. La piazzetta, ombreggiata da alberi di alloro e palme, è rialzata al centro perché un tempo vi ristagnava l’acqua del mare e la gente del posto andava lì a pescare i gamberetti. I caffè sono numerosi, così come i ristoranti e i locali che fanno musica dal vivo. Poco distante c’è la Cattedrale, costruita alla fine del 1600.
Un trenino turistico, in partenza dal centro, porta al Loro Parque, una delle attrazioni più conosciute di Tenerife. Molto più di un semplice parco di pappagalli, il Loro Parque è un vero e proprio parco naturale al centro della città, con grandi palmeti e zone popolate da fenicotteri e pinguini.
Per escursioni nei dintorni di Puerto de la Cruz, sono da vedere il Parco Nazionale del Teide, sito tutelato dall’Unesco, con il lunare paesaggio de la Caldera de las Cañadas, il territorio che si formò intorno al vulcano dopo l’eruzione che ne frantumò parte del cono.
Il Pico del Teide, alto 3718 metri, un tempo era venerato dai guanci, la popolazione locale.
Altre gradevoli escursioni sono quelle alle piantagioni di banane e ai numerosi giardini botanici. Il più celebre è El Jardin de Aclimataciòn de la Orotava: alberi del pepe, di mango e caffè, orchidee e fiori colorati faranno la felicità degli appassionati di botanica.
Nel paese di Icod de Los Vinos, a pochi chilometri da Puerto del Cruz, si trova un esemplare millenario di Dracaena Draco, una specie presente sulla terra dall’era dei dinosauri. Il grande albero, chiamato affettuosamente abuelo, cioè il nonno, misura più di 20 metri di altezza ed è la più grande dracena del mondo e il simbolo delle isole Canarie.
La resina rossa prodotta dalle Dracaena Draco, specie endemica delle Isole Canarie, ha molte proprietà curative ed è conosciuta da secoli con il nome di Sangre di Drago.
Altre interessanti escursioni che si possono fare sono visitare Santa Cruz, la capitale di Tenerife, San Cristobàl de La Laguna, sito Unesco, e il paesino di La Orotava, di tipico stile spagnolo con edifici storici come la deliziosa Casa de los Balcones.
Le isole Canarie, a pochi chilometri dalle coste africane e poco più a nord del Tropico del Cancro, godono di un clima mite tutto l’anno, con temperature medie che si aggirano sui 25°C in estate e i 19°C in inverno.
Sull’isola ci sono due aeroporti, uno al nord e uno al sud. La lingua ufficiale parlata è lo Spagnolo.
Videro case, molte, e fichi e ortaglie, e erbaggi buoni…
Trovarono anche un’altra isola dove non vollero calare perchè agli occhi di loro apparve una certa meraviglia. Dicono che vi è un monte altissimo et sulla vetta vi appare un certo biancore…
da De Canaria et insulis reliquis ultra Hispaniam in Oceano noviter repertis, Giovanni Boccaccio, 1341