Roma ha quasi tre millenni di storia. Secondo la leggenda fu fondata da Romolo nel 753 a.C.
Camminare intorno al Colosseo o al Pantheon, pensando alla vita che vi si svolgeva più di 2000 anni fa, è un’esperienza emozionante.
I viaggiatori dei Grand Tours dei secoli scorsi, ne restarono affascinati.
28 Dicembre 1872. Di nuovo a Roma per gli ultimi tre giorni… Non ho bevuto alla Fontana di Trevi alla vigilia della partenza l’altra volta, ma sento che è come se avessi bevuto l’acqua dello stesso Tevere
da Italian Hours di Henry James
Il nostro itinerario turistico potrebbe iniziare dal Campidoglio, un’altura al centro della città dove un tempo si trovava l’Acropoli, l’area sacra con i templi. Oggi nel Palazzo Senatorio sul Campidoglio ha sede il Comune di Roma.
Sempre al Campidoglio si trovano la Chiesa di Santa Maria in Aracoeli, dalle origini leggendarie, e il Vittoriano, il monumento al re Vittorio Emanuele II. Al di sotto vediamo l’area dei Fori e il Colosseo.
Il Vittoriano o Altare della Patria, fu iniziato nel 1885 per celebrare l’Unità d’Italia e la maestosità di Roma capitale. E’ di dimensioni monumentali e realizzato in marmo, così come lo erano la maggior parte degli edifici rappresentativi dell’Epoca Imperiale. Vuole rievocare in questo modo i fasti della Roma antica. Dal 1921 l’imponente costruzione ha assunto un’ulteriore valenza simbolica accogliendo le spoglie del Milite Ignoto, un soldato italiano morto nella I^ Guerra Mondiale.
Un ascensore sul retro porta alla terrazza panoramica, dalla quale si gode di una vista impareggiabile.
Sul lato destro del Vittoriano inizia Via dei Fori Imperiali. Venne creata nel ventennio fascista per collegare il Colosseo a Piazza Venezia, dove nell’omonimo Palazzo si trovava il quartiere generale di Mussolini.
Per la realizzazione del progetto furono attraversati i Fori e coperte aree di prestigio archeologico. L’ambiziosa opera, fonte di critiche negli anni successivi, è comunque una zona affascinante per il contesto in cui ci troviamo a passeggiare.
Visitando i Fori potremo camminare per le vecchie strade, come la Via Sacra, della quale parlano numerose fonti storiche. Si chiamava così perchè su questa via si trovavano i più importanti luoghi di culto. Era il passeggio dell’antica Roma e da qui si giungeva al mercato principale della città. Le pietre sul selciato sono le originali.
A me garba colei che cammina libera, con il mantello gettato all’indietro, senza una scorta di terribili custodi, e che spesso consuma la Via Sacra con immondo zoccolo
dalle Elegie di Properzio, uno dei primi poeti di Roma, 28 a. C.
Nei Fori Imperiali ammireremo resti di templi e di basiliche, archi trionfali e suggestivi monumenti come il tempietto di Romolo, figlio di Massenzio, che conserva la porta in bronzo autentica con la serratura ancora funzionante.
Ora vedo vivere tutti i sogni della mia gioventù… e tanti oggetti d’arte che da lungo tempo conoscevo nei quadri, nei disegni, nelle incisioni su rame e su legno… E’ solo a Roma che ci si può preparare a studiare Roma. Novembre 1786
da Viaggio in Italia di Johann W. Goethe
Da Piazza Venezia parte Via del Corso, una grande via centrale attraverso la quale si raggiungono facilmente tutte le principali attrazioni del centro storico di Roma, come Fontana di Trevi, Piazza di Spagna, oppure il Pantheon.
Il Pantheon è uno dei templi antichi meglio conservati al mondo. Fu edificato da Agrippa nel 27 a.C. ed aveva sul retro l’imponente Basilica di Nettuno. Danneggiato dal grande incendio dell’80 d.C., venne ricostruito nel corso del I secolo dall’imperatore Adriano nell’attuale forma rotonda. L’ottima conservazione della costruzione è dovuta al fatto che nel 609, il papa Bonifacio IV, su concessione dell’imperatore Foca, lo trasformò da tempio pagano in chiesa cristiana.
La costruzione, a pianta rotonda, misura circa 43 metri di diametro e la stessa lunghezza in altezza. La copertura è a cupola ed ha al centro un’apertura a occhio che conserva in parte il rivestimento originario.
Pantheon, orgoglio di Roma! Reliquia dei tempi più nobili e delle arti più nobili! La gloria sparge la sua luce attraverso la tua unica apertura
da Childe Harold’s Pilgrimage di Lord Byron, 1812
Il prònao antistante è formato dalle antiche colonne in granito; le porte in bronzo sono quelle autentiche, così come le colonne di marmo giallo dell’interno e le nicchie, che inizialmente ospitavano le statue di Giove, Marte, Romolo, Giulio Cesare ed altri dei ed eroi.
All’interno si trovano le tombe di alcuni primi martiri cristiani, del pittore Raffaello, del re d’Italia Umberto I di Savoia e della moglie, la regina Margherita.
Questa superba testimonianza dell’arte romana, pur avendo perso alcuni dei propri dettagli come il rivestimento interno in bronzo del soffitto, è sostanzialmente rimasta identica e riesce a darci l’idea di quanto le costruzioni dell’antica Roma fossero solenni e maestose pur nella loro semplicità di forme.
La piazza del Pantheon è chiamata dai Romani Piazza della Rotonda proprio per la forma rotonda del tempio ed è uno dei luoghi più affollati di Roma.
Al centro c’è una fontana disegnata da Giacomo della Porta nel 1565. L’obelisco egizio che la sovrasta, risale all’epoca di Ramses II. Fu portato a Roma dall’imperatore Domiziano.
Alcuni hanno supposto che i geroglifici di questi obelischi contenessero gli elogi dei re, o delle storie di alcuni fatti memorabili… ma coloro che in queste ricerche sono andati oltre, hanno provato che erano dei libri aperti, che esponevano agli occhi del pubblico i misteri della teologia, dell’astrologia, della metafisica, della magia e di tutte le scienze che gli Egiziani coltivavano
da Viaggio in Italia di F. Maximilien Misson, Roma, 24 Aprile 1688
A pochi passi da Piazza della Rotonda si trova un’altra frequentatissima piazza romana, Piazza Navona, dove nel I secolo d.C. si trovava lo Stadio dell’Imperatore Domiziano.
Il capolavoro della piazza è la Fontana dei Fiumi del Bernini. Realizzata dall’artista nel 1651 per fare da base all’obelisco egiziano, rappresenta simbolicamente i quattro grandi fiumi: Gange, Danubio, Rio della Plata e Nilo, i quali si aggrappano a una scogliera per difendersi dagli assalti di mostri marini. Il Nilo viene personificato con gli occhi bendati per l’origine allora misteriosa della sua sorgente.
Le altre due fontane alle estremità della piazza furono disegnate da Giacomo della Porta fra il 1571 e il 1576: sono la Fontana dei Calderari o di Nettuno quella a nord e Fontana del Moro a sud. La statua centrale nella Fontana del Moro è opera del Bernini e dà il nome all’intero complesso.
Il lungo edificio chiaro che domina piazza Navona è Palazzo Pamphilj, che ha al centro la bellissima chiesa barocca di Santa Agnese in Agone.
Tornando su Via del Corso e procedendo verso Piazza del Popolo, troviamo Piazza Colonna, così chiamata per la colonna dedicata all’imperatore Marco Aurelio.
Alta 30 metri e rivestita da marmo di Carrara, la colonna celebra le vittorie di Marco Aurelio durante l’Impero. Fu fatta realizzare dal figlio Commodo nel 180 d.C. A differenza degli obelischi egizi, dai quali probabilmente questo particolare monumento onorario prese ispirazione, ha l’interno vuoto, e come per la precedente Colonna Traiana, c’è una scala a chiocciola che conduce fin sulla cima. Un’innovazione tipicamente romana.
Nella stessa piazza si trova Palazzo Chigi, sede del Governo italiano, e poco dietro c’è Montecitorio, luogo in cui si riunisce il Parlamento.
Dalla Galleria Alberto Sordi, al di là della strada, si raggiunge facilmente la piazzetta della Fontana di Trevi, storico luogo romano reso celebre dal film “La dolce vita” di Federico Fellini.
La bellissima fontana è in realtà la facciata in stile barocco del Palazzo Poli, iniziato nel 1641 su iniziale progetto del Bernini e proseguito nell’aspetto attuale dall’architetto Nicola Salvi nel 1735. Mostra la statua di Oceano su un carro a forma di conchiglia fiancheggiato da due cavalli, che rappresentano il mare calmo e quello in tempesta.
Al termine di Via del Corso troviamo Piazza del Popolo. Si tratta di uno spazio immenso risistemato nel corso del 1800 dall’architetto Giuseppe Valadier, su un progetto da lui ideato fin dal 1793.
Il luogo, adornato dalle chiese gemelle dedicate a Santa Maria, ha al centro l’obelisco Flaminio, portato a Roma da Augusto nel 10 a.C.
Il parco del Pincio domina la piazza da est e vi è raccordato dalla Fontana della Dea di Roma e da alcune rampe disegnate sempre da Giuseppe Valadier, così come il parco soprastante. Il giardino era celebre già nell’antichità: c’erano gli horti di Lucullo e di alcune nobili gents romane.
La terrazza del Pincio era una delle più celebri passeggiate romane ottocentesche.
Conoscere Roma vuol dire osservarne i molteplici contrasti, che ne fanno una città affascinante e unica al mondo. A Roma tutto è mantenuto come ci è pervenuto dopo secoli di storia.
In certi luoghi l’accostamento fra epoche diverse crea ambienti sorprendenti, come nel Largo Argentina, dove i palazzi settecenteschi fanno da corona ai ruderi di quattro templi dell’era repubblicana abitati da una colonia protetta di gatti randagi.
Nella Piazzetta di Pietra, il tempio dedicato ad Adriano è incorporato nell’edificio seicentesco che ospita la Camera di Commercio. L’antichissimo Teatro Marcello, progettato da Giulio Cesare e terminato da Augusto nel II secolo a.C., è occupato nel terzo piano, da un palazzo rinascimentale opera dell’architetto Baldassarre Peruzzi.
Il centro di Roma racchiude angoli davvero pittoreschi come Via Margutta, nei pressi di Piazza del Popolo.
Il vicolo, molto affascinante per i rampicanti che decorano le case, fu reso celebre negli anni cinquanta dal film Vacanze Romane. Al numero 51 si trovava la residenza di Joe, il giovane che ospitò la principessa Anna interpretata da Audrey Hepburn.
Altro quartiere caratteristico è Trastevere, una zona piena di ristorantini dove possiamo provare l’ottima cucina romana.
Fra i piatti tipici sono da assaggiare i condimenti alla carbonara, al cacio e pepe e all’arrabbiata.
Il quartiere di Trastevere, detto “Core de Roma“, si raggiunge attraversando gli antichissimi ponti Cestio e Fabricius che uniscono le sponde del fiume Tevere all’Isola Tiberina.
Molto gradevole da visitare è anche la zona di Campo dei Fiori, quartiere vivace e pittoresco, sempre animato da fiere e mercatini.
Imperdibile è la visita alla Piazza San Pietro, nella Città del Vaticano, centro della Cristianità Mondiale. Il piccolo Stato della Chiesa è indipendente dal 1929.
Una vacanza di qualche giorno in questa incredibile città, dal clima dolce, dalle piazze meravigliose e le maestose rovine su cui volano i gabbiani, è un’esperienza da provare.
Vai dunque. Roma nostra vedrai. La vedrai dai suoi colli, dal Quirinale al Gianicolo… La vedrai come la videro i miei occhi, e come sempre la vede l’anima mia nella notte ansiosa. Nulla è di più grande e sacro. Ha in sè la luce di una stella. Roma non irraggia solo i suoi cieli, ma il mondo.
da Elegie Romane di Gabriele d’Annunzio, 1892