Il Golfo di Baratti è una piccola insenatura nella costa toscana fra San Vincenzo e Piombino.
Il paesaggio è incontaminato: alcuni campeggi, qualche affittacamere, poi natura e uno spettacolare mare.
Baratti è l’ideale per una vacanza di mare e storia.
Sul promontorio a ridosso del golfo si trovava infatti Populonia, una delle più potenti città-stato etrusche della Dodecapoli, l’alleanza a scopi essenzialmente religiosi e commerciali.
” Populonia sorge su un alto promontorio a precipizio sul mare; anch’essa, come Volterra, sostenne un assedio press’a poco nello stesso periodo… Ora tuttavia, non è che un piccolo centro del tutto abbandonato…”
Dalla descrizione di Strabone in visita a Populonia durante il regno di Augusto
L’importanza di Populonia in epoca etrusca era dovuta alla produzione del vino e alla lavorazione dei metalli, in particolare il ferro, che veniva estratto dall’Isola d’Elba e trasportato nel porto dove veniva trasformato e rivenduto ai popoli del Mediterraneo.
Il territorio fa parte del Parco Archeologico di Baratti e Populonia, insieme con la necropoli di San Cerbone, alle spalle del golfo.
Le scorie ferrose formavano colline di residui che ricoprivano interamente l’area a ridosso del golfo. Gli scavi hanno portato alla luce numerosi reperti e le necropoli. La zona è stata recuperata ai primi del 1900.
La secolare lavorazione dei minerali in epoca etrusca e romana, aveva lasciato sul terreno gli enormi cumuli di scorie di ferro, che furono reimpiegate nell’industria siderurgica. Ancora oggi piccoli residui ferrosi detti “rosticci”, insieme a granelli di minerale brillante, rendono la sabbia di Baratti luccicante e di un caratteristico colore rossiccio.
Passata sotto il controllo dei Romani, la città di Populonia continuò a vivere della metallurgia e del suo porto. Poi, dopo l’assedio da parte di Silla, iniziò lentamente a decadere.
Sempre Strabone descrive così il porto ai piedi dell’Acropoli:
” Il suo porto è meglio popolato, possiede un approdo ai piedi della montagna e due darsene (neosoikoi). Sotto al promontorio c’è anche un luogo dove si fa la posta ai tonni”
In basso c’erano quindi il porto, la zona industriale e le necropoli, in alto sul promontorio, l’Acropoli.
I recenti scavi hanno portato alla luce resti di terme e abitazioni di epoca romana.
Nel 570 d.C. la città fu distrutta dai Longobardi e la popolazione si rifugiò sull’Isola d’Elba. Fra i superstiti ci fu anche il vescovo Cerbone, divenuto poi santo, il quale volle che il suo corpo fosse riportato a Populonia dopo la sua morte. L’approdo avvenne nel luogo in cui fu edificata la chiesetta dedicata appunto a San Cerbone, nel golfo di Baratti.
Nell’809 d.C Populonia subì un altro terribile saccheggio da parte dei pirati Saraceni, cosa che indusse i vescovi a spostare la loro Diocesi a Massa Marittima, nell’entroterra. A San Cerbone sarà dedicato il bellissimo duomo di questa città.
Il borgo di Populonia conserva parti delle vecchie mura di origine etrusca ed è circondato da torri di difesa costruite nel XV secolo dagli Appiano, i Signori di Piombino. Lo stemma sulla porta raffigura il drago alato, uno dei simboli della famiglia.
All’interno del villaggio ci sono qualche taverna e diversi negozi di artigianato.
Al centro del borgo merita una visita il piccolo museo Gasparri, dove sono raccolti parte dei reperti rinvenuti sul fondo marino e durante gli scavi. Altra parte considerevole si trova al museo archeologico della vicina Piombino.
Il golfo di Baratti, con spiaggia libera e un solo stabilimento balneare, ha alle spalle la profumata macchia mediterranea e una bellissima pineta che offre ombra nelle calde giornate estive. La località nei fine settimana estivi è piuttosto affollata, meglio una visita fuori stagione o infrasettimanale per apprezzare maggiormente la suggestione del luogo. A disposizione ci sono diverse aree a parcheggio, alcuni ristoranti e un Tourist Information. Nel piccolo porto, verso sud al termine dell’insenatura, si possono noleggiare gommoni e imbarcazioni.
E’ disponibile anche un servizio di taxi-boat per raggiungere le belle cale dei dintorni.
Baratti è l’ideale per gli amanti dell’escursionismo: camminando per l’antica Via dei Cavalleggeri si può percorrere tutto il promontorio fino a raggiungere Piombino.
Una delle baie più suggestive è la “Buca delle Fate”, con l’inizio del sentiero dal Reciso-Populonia, sulla strada che porta in alto a Populonia. E’ raggiungibile in venti minuti di camminata fra bosco e scogliera.
Cala Moresca si trova invece a Piombino in località Salivoli.
Il golfo di Baratti è bello in ogni stagione, ma indubbiamente nelle soleggiate giornate di primavera, oppure d’autunno, quando la località è meno affollata, potremmo godere di maggiore atmosfera.
Baratti è raggiungibile percorrendo la SS 1 Aurelia, uscita San Vincenzo e proseguendo poi lungo la Strada Provinciale della Principessa.
Da Piombino sono disponibili frequenti collegamenti per l’Isola d’Elba e la Corsica