Piazza del Duomo a Siena è raggiungibile percorrendo la centrale Via di Città. La bellissima cattedrale, realizzata su disegno di Nicola e Giovanni Pisano, è decorata da marmi bianchi e neri che richiamano i colori della balzana cittadina. I motivi in bianco e nero si ritrovano sul sagrato e nel campanile.
La facciata in puro stile gotico, sembra un ricamo prezioso.
“La più incantevole fiorita gotica, ma d’un gotico nuovo, sbocciato in un clima migliore… Ho trascorso in questa chiesa metà della mia giornata; vi si passerebbe con intenso godimento il giorno intero”
da Viaggio in Italia di Hippolyte Taine, 1864
Il sagrato all’esterno della chiesa simboleggia Farisei e Pubblicani, mentre il pavimento in mosaico dell’interno rappresenta episodi biblici, miti e allegorie. Fu composto a partire dalla fine del 1300 da più di 40 artisti fra i quali il senese Domenico Beccafumi, Luca Signorelli di Cortona e Bernardino di Betto, conosciuto come Pinturicchio, nato a Perugia nel 1452. Come riporta Giorgio Vasari, l’idea iniziale di accostare i marmi chiari e scuri nel pavimento, fu di Duccio di Boninsegna.
Meritò dunque Duccio, pittore senese molto stimato, portare il vanto di quelli che dopo di lui sono stati molti anni, avendo nei pavimenti del duomo di Siena, dato principio di marmo ai rimessi delle figure di chiaro e scuro, nelle quali oggi i moderni artefici hanno fatto le meraviglie che oggi si vedono
da Vita di Duccio, di Giorgio Vasari, 1550
L’impiantito è il più bello del mondo; addirittura troppo bello per poterlo calpestare, da qui la consuetudine di coprirne la maggior parte con assi ben connesse l’una all’altra… Confesso che non ho visto nulla in Italia che mi sia piaciuto più di questo pavimento
da Voyage of Italy di Richard Lassels, 1650
La cattedrale di Siena meriterebbe un intero volume… Il pavimento costituisce giusta materia di orgoglio dell’Italia ed è in grado di sfidare il mondo a produrre l’uguale… L’effetto è del tutto simile a quello di una bellissima e finissima tovaglia di damasco dal disegno perfetto
Hester Lynch Piozzi, scrittrice inglese, 1786
La chiesa custodisce tesori preziosi come il pulpito originale del Pisano del 1265 e alcune opere di Donatello, Bernini e Michelangelo.
Il compositore Richard Wagner, in visita a Siena nel 1880, prese ispirazione dall’interno di questa chiesa per creare le scenografie del tempio del Graal per la sua opera Parsifal.
La visita del duomo lo commosse profondamente… Sentendosi molto rinvigorito, riprese con ardore la composizione del Parsifal, lavorando non solo al mattino, ma pure nelle ore del pomeriggio… Amava anche trattenersi con un frate benedettino, don Guido, che era stato precettore presso la famiglia Strozzi ed era addetto all’Ospedale Maggiore di Siena
da Wagner in Italia di Mario Panizzardi
Alcuni visitatori (pochi, in realtà) si dimostrarono invece meno entusiasti della ricca decorazione della chiesa
La Cattedrale è un curioso edificio gotico: i Senesi la considerano bella e son convinti che se fosse a Roma, verrebbe subito dopo San Pietro; da parte mia credo che sia più curiosa che bella… A prima vista questa variegazione colpisce, ma alla lunga ritengo non regga
Samuel Sharp, Lettere dall’Italia, 1766
Lungo la navata di sinistra si trova la Libreria Piccolomini, un suggestivo ambiente interamente affrescato e raffigurante la vita di Papa Pio II Piccolomini. Fu voluta dal nipote, il cardinale Francesco Piccolomini Todeschini, in seguito divenuto anche lui papa con il nome di Pio III. La libreria doveva onorare il celebre zio, papa umanista e letterato nato a Pienza nel 1405, e allo stesso tempo, custodire i preziosi volumi da lui raccolti.
I volumi di grande rarità e i manoscritti furono traslati a Firenze ad eccezione di alcuni antichi pieni di belle miniature. Vi restano comunque dieci eccellenti pitture ad affresco… I disegni sono di Raffaello e gli affreschi furono eseguiti dal Pietri, dal Perugino, dal Bernardino e dal Pinturicchio
da Viaggi attraverso la Francia e l’Italia di Alban Butler, 1746
Il prezioso coro ligneo dietro l’altare maggiore del Duomo ha parti medievali e altre provenienti dal coro di Monteoliveto Maggiore. Il leggio cinquecentesco è opera di Domenico Cafaggi, detto Capo, nato a Settignano, che operò in molte maniere nella Cattedrale, mentre nell’adiacente Museo dell’Opera potremo ammirare, a distanza molto ravvicinata, la vetrata originale dell’abside dedicata alla Madonna, e attribuita a Duccio di Boninsegna.
Nella visita agli edifici che compongono il Complesso Museale del Duomo di Siena, potremo ammirare anche il Battistero, sul retro del Duomo, e la Cupola, detta Porta del Cielo per lo splendido panorama dall’alto verso l’interno e l’esterno della chiesa.
Nella piazza, sul lato est, si trova la facciata dell’incompiuto Duomo Nuovo, realizzato da Jacopo della Quercia nel momento di massimo splendore della città. L’ambizioso progetto di ampliamento, che probabilmente doveva essere dedicato al Nuovo Testamento, fu stroncato dalla terribile epidemia di peste del 1348 e non venne più terminato. Il camminamento sul facciatone è accessibile dal Museo dell’Opera.
Davanti alla Cattedrale c’è il vecchio Spedale di Santa Maria della Scala, un importante ricovero per malati e pellegrini che transitavano per la Francigena. Ha svolto questo ruolo fino alla fine del XX secolo. Si tratta di uno degli ospedali medievali meglio conservati al mondo e sicuramente il più grande. Sono 4 piani di ambienti, una vera e propria cittadella per la città di Siena. Nei sotterranei ospita il Museo Archeologico, dove sono conservati reperti etruschi e romani trovati nella zona. Al piano di ingresso si possono ammirare gli ambienti interamente affrescati del Pellegrinaio, immagini che documentano in modo minuzioso la vita dell’ospedale e i servizi offerti.
Un vero e proprio tesoro di informazioni storiche, che evidenziano i vari ruoli e le missioni svolte dal Santa Maria della Scala durante il Medioevo. Gli affreschi furono realizzati nel corso del 1400 da alcuni artisti fra i quali Domenico di Bartolo e Lorenzo Vecchietta.
All’esterno del Santa Maria della Scala, appoggiata alla facciata, una lunga panca di via accoglie da secoli, i turisti in ammirazione delle decorazioni del bellissimo Duomo.
Di fronte alla chiesa si innalza un antico ospedale con una banchina in pietra che corre lungo tutta la facciata. Qui sedetti per un po’ tutte le mattine per una settimana, come un convalescente filosofo, a guardare la lussureggiante facciata della cattedrale che scintillava contro il profondo azzurro del cielo…
da Italian Hours, di Henry James, Siena, 1873
L’Opera della Metropolitana di Siena si occupa del mantenimento e della conservazione di questi preziosi monumenti storici.
La visita al Complesso museale comprende anche l’Oratorio di San Bernardino, in Piazza San Francesco.
San Bernardino, insieme con Santa Caterina, è stata una figura determinante per la storia della città. Le sue prediche, tenute in Piazza del Campo nel XV secolo, gettarono le basi per un rinnovamento spirituale che sancì il passaggio fra il Medioevo e l’Età Moderna.
Il trigramma ideato dal santo, un sole con al centro le iniziali di Gesù, compare sulla facciata di molti fra i più importanti monumenti e chiese di Siena.