Cosa visitare nei dintorni di San Gimignano

Un giro per la campagna nei dintorni di San Gimignano offre belle vedute da ammirare e fotografare. Si può prendere la strada che scendendo dalla porta a nord di San Matteo va a destra verso il borgo di Ulignano, da lì passando per Pietrafitta in soli 5 minuti raggiungeremo la città di Poggibonsi.

San Gimignano, veduta da santa Lucia
San Gimignano, panorama da Santa Lucia

Distrutta nel XIII secolo dai Fiorentini, e ricostruita in basso con le pietre del vecchio borgo, Poggibonsi si presenta di aspetto moderno ma con alcune interessanti costruzioni medievali come la Fonte delle Fate. Il centro ottocentesco è vivace e pieno di negozi e ristoranti. Nel convento che era adiacente alla trecentesca chiesa di San Lorenzo, nel 1408 dimorò per un periodo il papa veneziano Angelo Correr, eletto con il nome di Gregorio XII. Fu il papa che poi si dimise per porre fine allo scandalo dello Scisma d’Occidente. Nella stessa chiesa nel 1495, davanti al crocifisso attribuito a Giovanni d’Agostino, avvenne lo storico incontro fra Girolamo Savonarola e il re di Francia Carlo VIII, incontro che fu determinante al fine di limitare i saccheggi a difesa della popolazione fiorentina. Alle pareti di questa semplice e suggestiva chiesa si possono ammirare belle opere come una straordinaria Resurrezione di Cristo datata 1499 e attribuita a Francesco Botticini.

Appena fuori dalla città, nella Basilica di San Lucchese, patrono di Poggibonsi, si conservano affreschi importanti e opere d’arte di artisti come i Della Robbia e Cennino Cennini. L’antica sagrestia presenta ancora i banchi quattrocenteschi, e nel Convento limitrofo, fondato da San Francesco, si può ammirare l’armonioso chiostro originale.

Panorama dal Convento di San Lucchese, Poggibonsi
Panorama dal Convento di San Lucchese, a Poggibonsi
Fonte delle Fate, XII sec. Poggibonsi
Fonte delle Fate, XII sec., Poggibonsi

Da Poggibonsi possiamo poi proseguire lungo la Via Cassia, la vecchia strada che porta a Firenze, un percorso che fu molto gradito a Samuel Rogers, poeta inglese in Italia fra il 1814 e il 1815

… conventi, castelli e paesini qua e là sotto il sole pomeridiano. Percorso romantico e collinare da Poggibonsi a Barberino dove dormimmo, proprio fuori le mura, a sommo della collina

da Italian Journal di Samuel Rogers

lungo la Cassia nei pressi di Poggibonsi
Lungo la Via Cassia nei pressi di Poggibonsi
Castello di Strozzavolpe, Poggibonsi
Il Castello di Strozzavolpe, Poggibonsi

Dirigendoci invece da Poggibonsi verso sud, raggiungeremo in pochi chilometri Staggia Senese, un paese circondato da una cinta muraria medievale staordinariamente quasi intatta, compreso i beccattelli che sostenevano il cammino di ronda. Le mura vennero in parte riorganizzate da Filippo Brunelleschi nel 1431. Il castello di Staggia, del quale rimangono integri l’esterno e le particolari torri, ha una storia affascinante ed è sempre stato di importanza strategica per la zona.

Staggia Senese, la Rocca
La Rocca di Staggia Senese

Il primo documento che ne parla risale al 29 Aprile 994. Apparteneva alla contessa Ava Zenovi dei nobili feudatari Lambardi, di origine longobarda. Passò in seguito ai Soarzi e poi ai Della Foresta, detti Franzesi, un potente casato di magnati di epoca medievale. Originari di Figline Valdarno, i Franzesi si erano notevolmente arricchiti lavorando alla corte del re di Francia Filippo IV il Bello, dei quali divennero confidenti e finanzieri. Al loro ritorno in Italia, i tre fratelli Musciatto, Albizzo e Niccolò, fecero del castello di Staggia la loro dimora di elezione e questo fu il luogo in cui furono firmati importanti accordi fra personaggi potenti e trattati politici per sedare le continue guerriglie fra Firenze e Siena.

Staggia Senese, panorama dal castello
Staggia Senese, panorama dal castello

Nel 1301 Carlo di Valois, fratello del re Filippo IV e iniziatore della dinastia dei Valois, fu ospite con la moglie e un seguito di conti, baroni e 500 cavalieri, nel castello di Staggia dei Franzesi, e in questo luogo ricevette gli ambasciatori fiorentini per mediare nelle guerre fra Guelfi Bianchi e Neri. Dante Alighieri ne parla con ironia nella sua Divina Commedia.

Tempo vedo io, non molto lontano da oggi, in cui un altro Carlo fuori di Francia, per far conoscer meglio sè e i suoi… senz’armi ne esce, ma solo con la lancia con cui giostrò Giuda…

dalla Divina Commedia, Purgatorio, canto XX

Staggia Senese
Staggia Senese, panorama dalla Rocca

Nel settembre 1302 il re Filippo il Bello inviò a Staggia il suo cancelliere Guglielmo di Nogaret, che insieme a Musciatto e Biccio e al nobile romano Sciarra Colonna, tramarono la famosa congiura per il rapimento del papa Bonifacio VIII, evento passato alla storia con il nome di Schiaffo di Anagni, che in seguito porterà al periodo avignonese del papato. Essi avevano pensato di intimorire Bonifacio per costringerlo a trattare con Filippo il Bello, verso il quale il papa aveva emanato bolle di scomunica per via delle diatribe fra potere temporale e spirituale. Bonifacio VIII, il cui nome era Benedetto Caetani, era stato eletto con alcune critiche dopo l’abdicazione di Celestino V, e veniva ritenuto da molti cardinali un uomo corrotto. Dante Alighieri lo citerà nei canti XIX e XXVII dell’Inferno, per poi invece paragonarlo nel Purgatorio a un Cristo umiliato e oltraggiato dal novo Pilato, cioè il re di Francia.

Il Boccaccio inserirà Musciatto Franzesi, signore di Staggia, nella prima novella della prima giornata del Decameron dedicata all’astuto mercante Ser Ciappelletto

Essendo Musciatto Franzesi ricchissimo e gran mercante in Francia cavaliere divenuto, e dovendo venire in Toscana con messer Carlo Senzaterra, fratello del re di Francia, da papa Bonifazio addomandato…

dal Decameron di Giovanni Boccaccio

La Rocca di Staggia
La Rocca di Staggia Senese
Le mura di Staggia Senese
Le mura di Staggia

La Rocca di Staggia ospita eventi, spazi interattivi e mostre d’arte contemporanea ed è visitabile con guida su prenotazione.

Sempre a Staggia, nel museo adiacente la Chiesa di Santa Maria Assunta, è conservata la Pala di Antonio del Pollaiolo raffigurante Maria Maddalena comunicata dagli Angeli, da molti ritenuta il suo capolavoro. Attualmente il dipinto è in restauro e il piccolo museo è temporaneamente chiuso.

Piazza dei Priori, Volterra
Volterra, Piazza dei Priori

Raggiungibile in mezz’ora circa da San Gimignano c’è Volterra, città dal glorioso passato etrusco e un bel centro storico medievale. Nelle mura che la circondano, si trova una fra le porte ad arco più antiche del mondo. E’ stata costruita intorno al IV secolo a.C. con materiali vari fra i quali tufo e arenaria.

Volterra era una delle dodici città facenti parte della Dodecapoli, l’alleanza fra le più potenti città-stato etrusche. Fra queste c’era anche Populonia, sulla costa.

Golfo di Baratti, strada per Populonia
Golfo di Baratti, strada per Populonia

Per visitare Populonia, dobbiamo prendere per San Vincenzo e da qui verso il Golfo di Baratti, lungo la Strada della Principessa, una lunga via costeggiata da pinete sul mare. Il paesaggio dal promontorio è bellissimo, ne vale la pena.

Siena, Piazza del campo

Se siamo a San Gimignano dobbiamo senza dubbio visitare Siena, la città del Palio, piena di angoli suggestivi e tradizioni secolari.

Siena è raggiungibile in soli 15 minuti dalla superstrada che parte da Poggibonsi.

Monteriggioni (Siena)
Monteriggioni (Siena)

A metà percorso possiamo fermarci a Monteriggioni, un piccolo villaggio che Dante Alighieri paragonò a una corona nella sua Divina Commedia. Monteriggion di torri si corona… E proprio come una corona la cerchia tonda delle mura ci appare sopra un colle offrendoci una visione molto suggestiva. 

monteriggioni interno mura
Monteriggioni

Il piccolo borgo, costruito sui resti di insediamenti longobardi, è citato nei documenti storici già nel 1126. Il forte, come lo vediamo oggi, fu edificato nel 1213 dal governo senese. Lo scopo era quello di fare da roccaforte nelle continue guerre contro Firenze.

Resistendo ai numerosi attacchi, anche le mura medievali di Monteriggioni sono rimaste sostanzialmente intatte e si possono visitare attraverso un camminamento dal quale possiamo godere della bellezza del paesaggio circostante.

Monteriggioni, la piazza

L’interno del paese è occupato da una grande piazza. Al centro si trova la pieve di Santa Maria Assunta, terminata nel 1235. Gli edifici sono semplici e di struttura popolare. Nel borgo ci sono alcuni affittacamere e qualche ristorantino dove provare la cucina toscana.

Via Francigena monteriggioni badia a isola
Campagna intorno a Monteriggioni

Ai piedi di Monteriggioni, inglobata al centro di un borghetto, c’è l’antica abbazia di Badia a Isola, che era sede di un monastero già in epoca longobarda. Fu fondata dalla contessa di Staggia Ava dei Lambardi dopo la morte del marito Ildebrando e costituiva un’importante tappa per i pellegrini sulla Via Francigena.

Colle Val d'Elsa, centro storico
Colle Val d’Elsa, centro storico

A soli 7 chilometri da San Gimignano è da vedere Colle Val d’Elsa, la cittadina che nella sua Cattedrale conserva un Sacro Chiodo della Croce.

Molto panoramico e caratteristico anche un percorso nel Chianti, celebre zona famosa per il vino e la bellezza dei paesaggi. Se poi vogliamo spingerci un po’ più a sud è consigliabile la visita a Pienza, la cittadina Patrimonio Unesco dal 1996.

Panorama sul Monte Amiata da Pienza
Panorama sul Monte Amiata da Pienza

Da San Gimignano in un’ora circa è possibile anche raggiungere Pisa. Si possono percorrere panoramiche strade secondarie (dalla direzione nord prendere per Castelfalfi), oppure sempre da nord scendere verso la Firenze-Pisa-Livorno.

Pisa, Lungarni
Pisa, Lungarni

Per una romantica serata di atmosfera andiamo invece a Certaldo, il delizioso borgo del Boccaccio a soli 15 km da San Gimignano.

Certaldo alta, centro medievale
Certaldo alta, centro medievale