Con la fine dell’Impero Romano alcune popolazioni italiche, in fuga dagli assedi degli Unni e dei Longobardi, si rifugiarono sulle isolette e nelle paludi della laguna veneta insediandovisi definitivamente.
Venezia rimase poco più che una serie di piccoli villaggi di pescatori fino all’800 d.C. circa, periodo in cui iniziò ad acquisire sempre maggiore importanza per il commercio navale.
La prima costruzione della Basilica risale a questo periodo.
La conquista della supremazia marittima nella zona fu un fatto che cambiò notevolmente la vita e l’aspetto di quella fino ad allora tranquilla comunità.
Furono eretti splendidi edifici e rinforzate le fondamenta dei palazzi con robusti tronchi che ancora oggi si trovano sul fondo della laguna.
La città, governata da un Doge affiancato da un Consiglio, diventò un centro importante per il commercio delle spezie e dei tessuti che provenivano dall’oriente. “Serenissima” è il nome che le fu dato quando diventò una potente Repubblica Marinara insieme a Genova, Pisa e Amalfi.
Nella Basilica sono conservate numerose reliquie portate dall’Oriente, fra queste, frammenti della Croce di Gesù.
A partire dalla fine del 1400, con lo spostamento delle rotte commerciali verso le Americhe, la Repubblica lentamente iniziò a perdere potere. Rimase comunque una fra le città più ammirate del mondo, tanto da ispirare con le sue mode raffinate, l’architettura, la letteratura e l’arte in genere.
Il 12 Maggio del 1797 il doge Ludovico Manin, che amministrava la città, fu costretto da Napoleone Bonaparte ad abdicare.
Venezia fu prima possesso francese e poi austriaco, ma in seguito alla partecipazione ai moti rivoluzionari e dopo un breve periodo di indipendenza, nel 1866 entrò a far parte del Regno d’Italia.