Bangkok

La storia di Bangkok inizia con Ayutthaya, l’antica capitale che è Patrimonio Unesco dal 2013.

Nel XVII secolo era una delle maggiori città del mondo e contava quasi un milione di abitanti. Capitale dell’Impero Siamese e centro importante per il commercio del tè e della seta portati dalla Cina, la città accoglieva rappresentanti da molti paesi. A causa di lotte interne prolungate, l’impero si indebolì e un esercito di Birmani riuscì ad impossessarsi di Ayutthaya.

ll re Taksin spostò allora la capitale più a sud, lungo le rive del fiume Chao Phraya in un luogo chiamato Bang Makok, là dove si era stanziata una piccola comunità di Cinesi che commerciavano da tempo con Ayutthaya.

In seguito, nel 1782 il sovrano Phraya Chakri, che prese il nome di Rama I, dette inizio ai lavori per la ricostruzione di una grande città, che doveva essere simile ad Ayutthaya ma ancora più grande.

Il fiume Chao Phraya

Alla nuova Bangkok fu dato un nome ufficiale lunghissimo: La città degli dei, la grande città, la residenza del Budda di Smeraldo, l’inespugnabile città del dio Indra…  Tutti continuarono però a chiamarla Bang Makok o Krung Thep, “Città degli angeli”.

Bangkok è nata in un istante preciso, la mattina del 21 Aprile 1782, quando il re Chakri ne annunciò solennemente la fondazione.

Notte a Bangkok
Bangkok, un tuk tuk

Il fascino di questa città si scopre lentamente. Occorre arrivare preparati per non essere sopraffatti dal traffico e dall’infinità di strade sormontate da cavi elettrici e avvolte dagli odori dello street-food. Bangkok va conosciuta prima, perchè la si apprezzi. I diversi quartieri hanno aspetti e modi di vita totalmente diversi. 

Un luogo di permanenza ideale è lungo il fiume, il Chao Phraya. Un hotel riverside, oltre ad essere un posto più tranquillo, ci permetterà di prendere facilmente i battelli turistici che portano nei punti strategici della città.  

Wat Intharawihan, Samsen Road
Wat Intharawihan, Samsen Road

La prima cosa da fare a Bangkok è visitare i templi. I pìù antichi sono il Wat Pho, (il Budda Sdraiato) e il Wat Arun, (il Tempio dell’Aurora).

Le mura del Grande Palazzo Reale racchiudono invece i più significativi, come il Wat Phra Keo, il più importante della Thailandia perchè ospita la statuetta del Budda di Smeraldo.

I templi con la campana dorata (il Cheddi) sono quelli che contengono reliquie, del Budda, di un re o di un monaco particolarmente apprezzato. I tetti sono ornati da chofa dalla lunga forma di collo di cigno. Sono l’ultima cosa che viene aggiunta al tempio prima dell’inaugurazione.

Chao Phraya river

Le discese ai vari pier lungo il fiume ci permetteranno di visitare i più importanti templi con comodità.

Chao Phraya river

La struttura più imponente fra gli edifici del Grande Palazzo è il Chakri Maha Prasad, la residenza reale costruita da Rama V.

Grand Palace, Bangkok

I palazzi del Grand Palace vengono utilizzati solamente per cerimonie e funzioni religiose perchè la residenza reale si è spostata a Palazzo Dusit, dall’altra parte della città. All’interno del Palazzo Dusit si trova la sala del trono decorata dall’italiano Galileo Chini, il pioniere dello stile Liberty, che ha lasciato numerose testimonianze della sua arte a Montecatini Terme in Toscana.

Grand Palace e Palazzo Dusit sono visitabili la mattina e il primo pomeriggio. Per l’ingresso sono vietate canottiere, minigonne e pantaloni corti.

Wat Pho Bangkok
Bangkok, Wat Pho

Il Wat Pho, a breve distanza dal Palazzo Reale, è uno fra i templi più antichi di Bangkok ed è famoso per l’enorme statua del Budda sdraiato. All’esterno si trovano diverse statue in pietra che furono trasportate dalla Cina a bordo di chiatte di riso. 

Il Wat Pho ospitava la scuola dei massaggiatori e ancora oggi si fanno massaggi.

Strade di Bangkok
Strade di Bangkok
Wat Arun

Sulla riva destra del Chao Phraya c’è il Wat Arun. Si tratta del tempio simbolo di Bangkok ed è meraviglioso illuminato di sera. E’ formato da migliaia di frammenti di porcellana che si dice siano stati donati dagli abitanti della città che fecero a pezzi i loro pregiati servizi di famiglia. Inizialmente ospitava il Budda di Smeraldo.

Wat Arun

Alcuni Budda dorati disposti in fila sotto il loggiato risalgono al periodo di Ayutthaya, l’antica capitale.

Più avanti, dalla stessa parte del fiume, si trova il Museo delle Imbarcazioni Reali e da lì hanno inizio i caratteristici canali di Bangkok Mon e Bangkok Noi

Thonburi, klongs, canali bangkok
Thonburi, klongs, canali di Bangkok

klongs (canali) nel quartiere di Thonburi, sono da visitare per rendersi conto di come doveva essere la vita a Bangkok fino a qualche secolo fa. Là ancora oggi si vive in palafitte di legno, con i vasi di orchidee appesi alle finestre, le gabbiette per gli uccellini e i panni sui fili.

Nelle capanne le donne cucinano accucciate sui paioli di metallo e gli anziani se ne stanno inginocchiati nella posizione del loto. 

Thonburi, klongs

Una gita in barca attraverso i canali ci regalerà l’immagine di una Bangkok semplice, antica, emozionante, come doveva essere prima che i moltissimi canali venissero interrati.

Palafitte sui canali di Bangkok

Ogni hotel e agenzia turistica di Bangkok propone tour nei canali rurali di Thonburi, ma si può anche affittare una barchetta ai pier lungo il fiume e farsi portare per un breve giro.

Se poi vi piacciono i mercati galleggianti potete fare un’escursione al Damnoen Saduak. La località dista circa 1 ora e mezza di viaggio da Bangkok e come tutti i mercati, inizia all’alba e termina presto. La Tahilandia è una regione ricchissima di fiumi e lo scambio merci su barca era molto diffuso fino a qualche decennio fa, perfino nella capitale. Oggi i mercati galleggianti sono ridotti a poche barche nella zona di Thonburi o nelle campagne fra laghetti e risaie.

Mercato galleggiante di Damnoen Saduak
Mercato galleggiante di Damnoen Saduak

Il mercato di Damnoen Saduak invece, grazie all’interesse dei visitatori, si è mantenuto vivo nel tempo.

Considerarlo solamente turistico sarebbe un errore: il mercato si è adeguato alla tipologia di acquirenti che ogni giorno lo frequentano, ma ci sono ancora le signore con i cappelloni di paglia che cucinano a bordo spuntini veloci e poi se ne tornano a casa vogando verso le loro palafitte. Molti degli ambulanti infatti, vivono là, nelle campagne dei dintorni del canale, in capanne di legno con l’orticello a fianco e le galline nei pollai sotto le palafitte.

A Damnoen troveremo  frutta, verdura, abbigliamento e artigianato Thai. I prezzi si possono contrattare.

Mercato galleggiante di Damnoen Saduak
Mercato galleggiante di Damnoen Saduak
Banglamphu

Un altro quartiere da vedere a Bangkok è Banglamphu. Qui troviamo la Thailandia tipica, con i ristoranti dalle lanterne appese, i tuk-tuk e i negozi di artigianato per i turisti. 

Nella zona c’è anche la famosa Kahosan Road, ma sono molto meglio le viuzze dei dintorni per chi non ama la confusione. 

Kahosan road
Kahosan Road
Pra Sumen Fort, Banglamphu
Pra Sumen Fort, Banglamphu
China Town, Bangkok

China Town è una zona da non perdere, anche solo per un giretto veloce.

Si tratta di una delle China Town più antiche del mondo. 

China town, Bangkok
China town
Street food in China town a Bangkok

Il quartiere è pittoresco: bancarelle di street food nei vicoli stretti e fumosi, insegne colorate e decine di negozi di oro caratterizzano questa vivace zona di Bangkok.

Fatevi portare da un taxi in Yaowarat Road, oppure scendete al pier Ratchawong e andate a piedi.

Una mappa è però indispensabile, anche perché la popolazione, compresi i taxisti, spesso non parla inglese e indicare un punto sulla carta è il modo più sicuro per farsi capire.

Street food, Bangkok

Anche la Bangkok moderna è da vedere, quella dei grattacieli, del traffico congestionato, di Siam Square e degli enormi centri commerciali.

Siam Square

Si raggiunge facilmente con lo Sky Train; il taxi è comunque il modo più comodo per muoversi in città e il prezzo si può sempre contrattare.

Bangkok di notte

Una cena in uno dei tanti sky-bar ristorante è un’esperienza da non farsi mancare se siamo a Bangkok.

Quasi tutti si trovano all’ultimo piano degli hotel grattacielo.

I più chic sono il Sirocco, al 63°piano del Lebua Hotel in Silom Road e il Vertigo Grill e Moon Bar al Banyan Tree hotel. 

La cena è molto costosa e si mangia in terrazza scoperta.

Panorama dal Baiyoke II

Per una soluzione più tranquilla si può optare per il Baiyoke Sky, il più alto grattacielo di Bangkok: prezzi contenuti e cena informale a buffet al 76° piano.

Dopo cena si può salire al Roof Top bar con la piattaforma girevole scoperta dell’85° piano. Da lassù il panorama su questa immensa e particolare città è davvero emozionante.