Il lago di Como è una delle destinazioni italiane più conosciute al mondo.
La zona del Lario, altro nome del lago, era apprezzata anche al tempo degli antichi Romani.
Plinio il Giovane, che era di Como, aveva due ville sul Lario. Ne parla con nostalgia in una lettera ad un amico chiedendo informazioni su “quel portico dove è sempre primavera.”
Giulio Cesare fece di Como la sua base per le campagne militari in Gallia e circondò la città con mura e torri. I resti delle mura romane, riedificate nel Medioevo, circondano la città di Como su tre lati.
Il piccolo centro di Como è tutto raccolto intorno al lago. Da Piazza Cavour partono i battelli per le crociere che vanno a toccare i diversi paesi sulle sponde.
“Al mattino si prende il battello a vapore che fa il giro del lago e per tutta la giornata, senza fatica, senza pensieri, si nuota in una conca di luce. Le rive sono sparse di paeselli bianchi che scendono fino ad immergersi nell’acqua; i monti digradano con dolce pendio, abitati fino a mezza costa…”
Como, 8 Maggio 1864 da Viaggio in Italia di Hippolyte Taine
A pochi metri di distanza dal molo c’è Piazza del Duomo con la sua Cattedrale “d’un gotico italiano semplice e ridente”, come la definì Taine. Fu costruita a partire dal 1447 sulla preesistente chiesa di Santa Maria Maggiore.
Il monumento che si affaccia a destra del Duomo è il Broletto, l’antica sede del comune nel secolo XIII.
Nel Broletto si tenevano le assemblee dei cittadini e si svolgevano tutte le funzioni del Comune. La struttura è romanica con motivi ispirati al gotico, come le colonnine e le finestre trifore. Il piano terra è a porticato su pianta rettangolare, al primo piano c’era la sala assembleare.
La pavimentazione è quella originale ed è situata dove si trovava il piano di calpestio della città nel Medioevo. Da allora, a causa delle frequenti esondazioni del lago, fu deciso l’innalzamento degli edifici di circa un metro.
Imperdibile nella visita di Como è la passeggiata lungo il lago fino a raggiungere Villa Olmo, la dimora dei marchesi Odescalchi, oggi di proprietà del Comune.
La bella villa, circondata da un parco pubblico, fu costruita in stile neoclassico dall’architetto Simone Cantoni. Vi hanno soggiornato Napoleone Bonaparte e Giuseppe Garibaldi, che si era invaghito di Giuseppina Raimondi, la figlia del marchese, proprietario del Palazzo.
La giovane fu per pochi istanti la seconda moglie dell’Eroe dei due mondi; venne ripudiata al termine della cerimonia per un presunto tradimento riferitogli in quel momento da una lettera che la marchesina non smentì. Questa fu forse una delle rare delusioni amorose subite da Garibaldi, che era notoriamente molto amato dalle donne.
Lungo la passeggiata sulle rive del lago di Como potremo ammirare splendidi panorami sulle montagne e potremo visitare il Tempio Voltiano, costruito in onore di Alessandro Volta, nato a Como nel 1745.
Il tempietto, in stile neoclassico, fu inaugurato nel 1928. All’interno si trovano molti dei cimeli con i quali il grande scienziato, inventore della pila, fece i suoi esperimenti.
Altra piacevole escursione da fare se siamo a Como, è salire con la funicolare fino a Brunate. Il paese è conosciuto come “Balcone sulle Alpi” per la spettacolare vista panoramica sui monti e sul lago.
La funicolare, in partenza ogni mezz’ora da Piazza De Gasperi, è attiva dalle 6 del mattino alle 22.30 di sera; fino alle 24 nel periodo estivo.
La gita in battello lungo le sponde del lago è un’esperienza da non perdere. Costeggiando i piccoli borghi, osserveremo pittoresche piazzette e antiche dimore circondate da rigogliosi giardini.
Il tratto di costa che da Como va verso Cernobbio e Laglio, è noto con il nome di Riva Romantica, per gli idilliaci panorami che negli ultimi tempi sono molto apprezzati anche dallo star-system hollywoodiano.
Il lago di Como, formatosi al termine dell’ultima glaciazione, assunse la particolare forma a y, a causa del ghiacciaio di Würm, che scivolando verso sud incontrò la roccia della zona dell’alta Brianza e si spaccò in due rami. Al centro, nel punto di congiunzione, si trova Bellagio e sul ramo opposto c’è Lecco, luogo di ambientazione de I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni.
“Eppure mi chiedevo con stupore dove avevo visto tutto questo prima, le ville con i muri rosa, lampeggianti a tratti verso gli aranceti e i cespugli di oleandro, le montagne che si innalzano nella luce soffusa, simili ai petti di tante colombe, la costante presenza della melodiosa voce italiana. Ma certo! Dove se non all’Opera, in quelle occasioni in cui l’impresario non ha badato a spese…”
da Ore Italiane di Henry James, 1873