I palazzi fiorentini e la pietraforte

A partire dal Medioevo le più importanti costruzioni di Firenze furono fatte utilizzando la pietraforte. Si tratta di una roccia appartenente alla famiglia delle arenarie, una pietra molto resistente, come il nome fa intuire. A Firenze ce n’erano cave praticamente dappertutto. Una si trovava dove adesso è situato Palazzo Pitti, che fu costruito utilizzando appunto la pietra forte. L’anfiteatro sul retro del Palazzo, nei Giardini dei Boboli, fu edificato proprio sui resti della cava.

Palazzo Pitti, anfiteatro
Palazzo Pitti, anfiteatro

La pietraforte al momento dell’estrazione è grigia, in seguito diventa marroncina a causa del ferro contenuto che si altera al contatto con l’aria.

Il selciato è ovunque di assai grossi blocchi di pietra grigiastra, che chiamano Pietra forte e che si estrae da cave vicine. Una buona parte delle case è costruita con pietre di questo tipo, e molte tra esse sono di non comune grandezza e bellezza. Alcuni pretendono anche, per dirla all’italiana, che i palazzi di Firenze siano i meglio costruiti di tutta Italia

da Noveau Voyage di Maximilien Misson, Firenze, 23 Maggio 1688

palazzo medici riccardi via cavour
Palazzo Medici Riccardi, Via Cavour

Il Palazzo della SignoriaPonte VecchioPalazzo Medici in San Lorenzo, le stesse mura della città e molti altri edifici di Firenze, sono caratterizzati dall’uso di questa pietra, che è diventata il simbolo delle costruzioni fiorentine dal Medioevo al Rinascimento.

Firenze è una città di pietra. L’architettura ha la magia di uno strumento ottico di precisione. Firenze è la città dove camminando la notte, si odono i passi risuonare duri tra le mura di sasso…

da Viaggio in Italia di Guido Piovene, 1953

palazzo pitti
Palazzo Pitti

La parte bassa dei palazzi è spesso costituita da grosse pietre sporgenti lasciate in grezzo e sfalsate, il bugnato rustico. Gli anelli sulle facciate si utilizzavano per legare gli animali, nei chiodi venivano sistemati i ceri per illuminare la strada e gli uncini alle finestre servivano per appendere i tendaggi durante i festeggiamenti e le cerimonie religiose. Nelle lanterne sulla facciata era consuetudine inserire panni intrisi di resine che bruciavano lentamente e profumavano l’aria.

Palazzo Davanzati
Palazzo Davanzati

Il bel Palazzo Davanzati interamente in pietraforte è uno fra i palazzi medievali meglio conservati di Firenze. Nei gradevoli ambienti dell’interno potremo osservare lo stile architettonico e le decorazioni tipiche di una ricca abitazione del 1300.

Palazzo Davanzati, interno
Palazzo Davanzati, interno

In Via Tornabuoni, fra i tanti palazzi nobiliari, si trova Palazzo Strozzi, anche questo costruito in bugnato di pietre che vanno digradando in altezza. Palazzo Strozzi rappresenta il prototipo della casa signorile fiorentina del Rinascimento. Apparteneva ai mercanti Strozzi, una delle più facoltose famiglie fiorentine, da sempre nemici dei Medici.

palazzo strozzi
Palazzo Strozzi

Anche le basiliche di Santa Maria Novella, San Lorenzo e il Bargello hanno estese parti in pietraforte e lo stesso la Stazione Ferroviaria della città, grande edificio che è un bell’esempio di architettura del 1930 realizzato da Giovanni Michelucci.

Bargello
Bargello

Precise disposizioni sulle pietre da usare furono date dal Brunelleschi per la realizzazione del suo capolavoro, la cupola del duomo di Firenze

Gli sproni murati tutti di macigni e di pietra forte, e similmente le facce della cupola tutte di pietra forte, legate con gli sproni fino all’altezza di braccia ventiquattro, e da qui in su di mattoni, o vero di spugna, più leggeri che si potrà

da Vita di Filippo Brunelleschi di Giorgio Vasari

pietra serena
Pietra Serena
La cupola di Santa Maria del Fiore
La cupola di Santa Maria del Fiore

La pietra serena, meno resistente agli agenti atmosferici della pietra forte, è anche questa tipica di Toscana. Si distingue per il colore grigio a grana sottile contenente pagliuzze brillanti dovute a scaglie di mica. Veniva usata soprattutto per le decorazioni.

Insieme ai marmi delle Apuane, per anni gli scalpellini toscani hanno estratto pietra forte e pietra serena dalle colline dei dintorni di Firenze. In particolare nella zona di Settignano, sulle colline di Firenze, si estraeva una varietà molto pregiata di pietra serena che veniva chiamata “del Fossato“. Michelangelo e Brunelleschi, che possedevano poderi a Settignano, avevano i propri fidati scalpellini sul luogo, ai quali si rivolgevano per l’acquisto delle pietre più adatte ai diversi scopi.

Palazzo Pitti, il cortile
Palazzo Pitti, il cortile in pietraforte
Palazzo Vecchio e Loggia dei Lanzi in pietraforte
Palazzo Vecchio e Loggia dei Lanzi in pietraforte
Museo degli Uffizi in intonaco chiaro e pietra serena
Museo degli Uffizi in intonaco chiaro e pietra serena

Mentre la pietraforte si usava principalmente nel Medioevo, la pietra serena ebbe una larga diffusione in Toscana a partire dal Rinascimento. Era la pietra preferita da Cosimo I de’ Medici, il quale la fece utilizzare accostata generalmente agli intonaci chiari, in modo da avvicinarsi maggiormente a quella che era la riscoperta dell’architettura classica. La pietra serena veniva usata essenzialmente per colonne, capitelli, sculture, scaloni monumentali, lastre di pavimentazione.

 Chiesa di San Lorenzo Firenze
 Chiesa di San Lorenzo

La Chiesa di San Lorenzo, il cui esterno rimasto incompiuto è in pietra forte, è stata uno dei primi esempi di architettura rinascimentale. Venne costruita a spese dei Medici, e per questo motivo essi la sentivano un po’ come la chiesa di famiglia. Nella Sagrestia Vecchia, lo studio rigoroso delle proporzioni progettato da Brunelleschi, venne impreziosito dalle decorazioni di Donatello, lo scultore preferito da Cosimo il Vecchio. La Sagrestia Vecchia è un mirabile esempio di passaggio fra stili architettonici diversi.

Pietra serena in Chiesa di San Lorenzo
Sagrestia Vecchia, Chiesa di San Lorenzo
Sagrestia Vecchia, Chiesa di San Lorenzo

Il Brunelleschi, che amava il suo stile innovativo pulito, lineare e rigoroso, non gradì gli abbellimenti introdotti da Donatello, i quali gli sembrava distogliessero l’attenzione dalla sua rivoluzionaria architettura e così i due geniali artisti, che erano stati una coppia affiatatissima per anni, si allontanarono.

Biblioteca Laurenziana
Biblioteca Laurenziana

La Biblioteca Laurenziana, a fianco della Chiesa di San Lorenzo, fu progettata da Michelangelo insieme alla Sagrestia Nuova per volere del Cardinale Giulio de’ Medici, futuro papa Clemente VII. Dopo la morte di Clemente, per alcuni contrasti con l’ambiente mediceo, Michelangelo si recò a Roma lasciando le opere incompiute. La monumentale scala di accesso alla Biblioteca, che l’artista avrebbe desiderato con due sole semplici rampe laterali in legno di noce, venne fatta realizzare in pietra serena da Cosimo I de’ Medici, che la commissionò agli artisti Vasari e Ammannati su disegno di Michelangelo.

Ho opinione che quando detta scala si facesse di legname, cioè di un bel noce, starebbe meglio che di macigno e più a proposito con i banche, il palco e la porta

Vostro Michelangelo Buonarroti in Roma

da una lettera di Michelangelo a Bartolomeo Ammannati, Gennaio 1559

palazzo medici Riccardi, cortile
Palazzo Medici Riccardi, cortile

Il Palazzo Medici Riccardi, che fu la reggia di Lorenzo il Magnifico, ha un esterno in pietraforte con bifore, cornicioni, panca di via e stemma mediceo agli angoli, l’interno presenta un raffinato cortile con colonne in pietra serena e decorazioni a graffito. Fu progettato per Cosimo il Vecchio dall’architetto Michelozzo. Cosimo decise di realizzare il progetto di quest’ultimo anzichè quello più grandioso proposto dal Brunelleschi

Parendogli quello che aveva fatto Filippo di ser Brunellesco fosse troppo sontuoso e magnifico e tale da recargli fra i suoi cittadini piuttosto invidia che grandezza o ornamento alla città o comodo per sè, per questo piaciutogli quello che Michelozzo aveva fatto, con suo ordine lo fece condurre a perfezione… E tanto più merita lode Michelozzo, quanto questo fu il primo che in quella città fosse stato fatto con ordine moderno

da Vita di Michelozzo Michelozzi di Giorgio Vasari, 1550