La cittadina di Montecatini Terme, entrata a far parte del Patrimonio Unesco dal Luglio 2021, costituisce un elegante esempio di cittadina termale che divenne molto di moda durante l’epoca della Belle Époque.
Una passeggiata lungo Viale Giuseppe Verdi è un’esperienza emozionante per chi ama il Liberty.
Montecatini è un museo a cielo aperto che affascina i visitatori con i suoi eleganti hotel storici e gli stabilimenti termali circondati da parchi e pinete.
A Montecatini Terme il tempo si è fermato agli inizi del 1900.
L’Art Nouveau, quello stile architettonico e artistico che in Italia fu chiamato Liberty in onore al negozio di Londra in cui nacque, si è espressa in questa cittadina con particolare generosità.
Il Liberty, dopo il successo colossale ottenuto all’Esposizione Internazionale del 1902 a Torino, ebbe in realtà una vita breve ma gloriosa.
Lo stile floreale, sinuoso e raffinato, rappresentava la vitalità, l’arte espressa in forme libere fuori dagli schemi classici e dalla produzione industriale; era la nascita del Design e riuscì a influenzare tutti gli aspetti della vita, dalla pittura all’architettura, dall’arredamento all’abbigliamento in genere.
Le pensiline in ferro e vetro, i lucernari, gli stucchi e i fregi in maiolica, i grandiosi hotel, massima espressione del Liberty in Italia, si possono ammirare in vari edifici di Montecatini Terme.
Il Municipio di Montecatini, a metà del Viale Verdi, fu edificato dove si trovavano le scuderie granducali al fine di riunire in un solo luogo tutti gli uffici amministrativi della città.
I suggestivi spazi interni sono ancora oggi integri e funzionali, ma varcata la soglia d’ingresso, sarà come entrare direttamente nella Belle Époque.
All’interno si possono visitare il Museo di Arte Contemporanea con opere di Mirò e Annigoni e possiamo ammirare le belle vetrate e gli affreschi di Galileo Chini, uno dei pionieri del Liberty italiano.
Il Chini, pittore e ceramista, partecipò con le sue opere a diverse Esposizioni Internazionali e nel 1910 fu notato dal re di Thailandia Rama V, che gli commissionò la decorazione della sala del trono del nuovo Palazzo Reale di Bangkok.
Tornato in Italia, ispirato dall’arte orientale, ha lasciato a Montecatini molte delle sue innovative opere, come le decorazioni nel Municipio della cittadina, le sale dell’Excelsior e gli stupendi banconi di mescita delle Terme Tamerici.
Il paese di Montecatini ha un centro storico medievale in alto, arroccato su un colle da cui si gode di una bella vista sulla Valdinievole.
Il borgo è raggiungibile anche attraverso l’antica funicolare del 1898 ancora perfettamente funzionante.
La parte bassa del paese è nata invece alla fine del 1700 per volere del Granduca Leopoldo di Toscana, che volle sfruttare le acque curative che vi sorgevano, note fin dall’epoca romana.
Le acque minerali di Montecatini hanno effetti depurativi e disintossicanti; la cura è idropinica, cioè da bere, e viene seguita dal medico della struttura ad eccezione per le acque Rinfresco.
I primi stabilimenti termali nati a Montecatini, fra i quali lo splendido Tettuccio, furono costruiti alla fine del secolo XVIII in stile neoclassico. In seguito vennero decorati e impreziositi in stile Liberty da opere di artisti come Basilio Cascella, che nel 1926 creò i bellissimi pannelli per la galleria dei banchi di mescita e Sirio Tofanari che nel 1926 realizzo la Fontana dei Coccodrilli, divenuta il simbolo della città.
Personaggio determinante per la storia di Montecatini Terme fu il dottore Pietro Grocco che nel 1892 fu nominato dal Governo Giolitti come direttore sanitario della località. Egli seppe valorizzare le proprietà delle acque minerali riuscendo a fare dei Bagni di Montecatini una città della salute, un luogo di relax e benessere che fu molto conosciuto durante il periodo della Belle Époque.
Anche Giulio Bernardini, direttore delle Nuove Terme dal 1903 al 1913, contribuì all’abbellimento e al prestigio della cittadina elevandola al livello delle affermate località termali tedesche e austriache.
Assidui frequentatori di Montecatini furono Giuseppe Verdi, che andava tutti gli anni a passare le acque, e Giacomo Puccini, al quale è dedicata una statua donata alla città dall’artista russo Aidyn Zeinalov.
Il musicista appare seduto sulla panchina vicino al municipio con gli inseparabili sigaro e bastone.
Passeggiando per Viale Verdi, da Piazza del Popolo fino al Tettuccio, potremo ammirare il Grand Hotel Plaza e la Locanda Maggiore, primo albergo di Montecatini Terme, luogo dove era solito soggiornare Giuseppe Verdi e qui compose l’Otello.
In seguito troveremo i portici dello storico Caffè Concerto Gambrinus e più avanti lo stabilimento Excelsior, nato come Casinò e poi trasformato in Stabilimento per Cura dal professor Grocco.
A fianco c’è il Padiglione dei Sali Tamerici, costruito nel 1903 da Giulio Bernardini per custodire e smerciare i Sali Jodati Tamerici.
Alle pareti si possono notare decorazioni e fregi di gusto floreale, tipici elementi dell’Art Nouveau.
Addentrandoci all’interno del parco termale troveremo il Grand Hotel & La Pace, l’albergo frequentato dai Savoia e dai reali di tutto il mondo.
Sempre all’interno del parco termale troviamo le Terme Tamerici, dal nome delle piante che ancora si vedono sul retro della costruzione, e altri stabilimenti in via di ripristino come le monumentali Terme Leopoldine e quelle Torretta.
Esclusivi negozi e mercatini, un ippodromo di corse al trotto, una grande sala Bingo, numerosi locali e ristoranti e la vicinanza a Pisa, Lucca e Firenze, rendono la permanenza a Montecatini molto gradevole. Montecatini è una base eccellente per esplorare la Toscana e un luogo ideale per il benessere e il relax.