Piazza di Spagna è una fra le piazze più caratteristiche di Roma ed è sempre stata un punto di sosta per chi entrava in città dalla vicina Porta del Popolo. Fin dal Rinascimento le carrozze si fermavano in questo largo, perchè qui c’erano numerose locande ed alberghi per ospitare i forestieri.
“Non osavo dire a me stesso dove andavo! Dubitavo ancora per via e soltanto sotto Porta del Popolo fui sicuro di essere a Roma.. Sì, sono finalmente in questa capitale del mondo!”
da Viaggio in Italia di J.W.Goethe, 1786
La scenografica scalinata di Trinità dei Monti è l’elemento predominante del luogo. Fu realizzata fra il 1723 e il 1726 da Francesco de Sanctis per collegare la piazza alla chiesa di Trinità dei Monti, fino ad allora raggiungibile da sentieri ripidi e fangosi. Sono 12 rampe di scalini in travertino sempre affollati da turisti e Romani.
A sinistra della scala si trova il celebre Babington’s, prima sala da tè italiana, aperta nel 1893 da due signore inglesi giunte a Roma per consolarsi dopo una delusione amorosa. L’amore per la città le convinse a rimanere e ad intraprendere questa attività. Il loro locale divenne un punto d’incontro per i giovani europei in giro per i loro Grand Tours italiani.
Il viaggio a Roma era consigliato dai poeti romantici come cura per i mali d’amore. George Gordon Byron, poeta inglese di nobile famiglia, soggiornò a lungo in Italia e con i suoi versi carichi di entusiasmo, esercitò molto fascino sui contemporanei.
Roma, patria mia! Città dell’anima! A te si volga chi ha il cuore oppresso… Che sono i nostri dolori, le nostre sofferenze? Vieni a vedere i cipressi, ascolta il gufo e calpesta i gradini di troni e templi infranti, la tua angoscia è cosa di un sol giorno…
da Childe Harold’s Pilgrimage di G.G.Byron
Lord Byron trascorse le sue vacanze romane nell’edificio al n.66 della Piazza di Spagna.
Il palazzo a destra in basso sulla scala di Trinità dei Monti ha ospitato il poeta inglese John Keats; oggi è diventato il Keats and Shelley Memorial House, una casa-museo dedicata ai due poeti romantici anche loro incantati dalla bellezza di Roma.
John Keats, già molto malato, volle venire a Roma e affittò questo appartamento, dove visse ancora alcuni mesi. Qui leggeva, passeggiava sul colle e imparava l’Italiano.
Johann Wolfgang Goethe intraprese il suo Viaggio in Italia nel 1786. Fu ospitato nell’appartamento del pittore Tischbein, che abitava in Via del Corso al numero 18. Anche questa casa è divenuta un museo, la trovate poco prima di arrivare in Piazza del Popolo.
Ai piedi della scalinata di Piazza di Spagna c’è la Fontana della Barcaccia, opera seicentesca disegnata e realizzata da Pietro Bernini in collaborazione con il figlio Gian Lorenzo. Gli fu commissionata dal Papa Urbano VIII (Papa Barberini) e raffigura una barca che sta affondando e getta l’acqua dalla prua e dalla poppa. Gli attuali palazzi che circondano Piazza di Spagna sono stati costruiti nel corso del 1600.
La piazza prende il nome dall’Ambasciata di Spagna che si trovava in questo luogo nel secolo XVII. Oggi il Palazzo di Spagna ospita ancora l’ambasciata spagnola per la Santa Sede. Fu realizzato da Antonio Del Grande nel 1647 e ha davanti la Colonna dell’Immacolata dedicata alla Madonna. Da questo luogo, l’8 dicembre di ogni anno, il Papa impartisce la benedizione alla città di Roma.
Il Palazzo di Propaganda Fide, quello con la facciata in cotto, fu iniziato dai Bernini. I celebri scultori, padre e figlio, abitavano proprio in fondo alla via, ad angolo in Via della Mercede.
La chiesa in alto sulla Piazza di Spagna fu iniziata nel 1500 per ospitare i religiosi francesi dell’Ordine dei Minimi, fondato da S. Francesco da Paola. Era chiamata inizialmente Trinità del Monte, probabilmente in riferimento al Pincio, il colle in cui si trova. La facciata è stata disegnata da Giacomo Della Porta e Carlo Maderno.
Davanti alla chiesa si trova l’obelisco Sallustiano, ritrovato nel grande parco monumentale dei Giardini di Sallustio (Horti Sallustiani), una vasta zona che si estendeva dal Pincio fino al Quirinale. L’obelisco venne realizzato in epoca romano imperiale ad imitazione di quelli egizi che già ornavano la città. Fu collocato in cima alla scalinata nel 1787.
“Alla Trinità dei Monti ora si scava per stabilire le fondamenta di un nuovo obelisco. Tutta quella terra ammassata lassù appartiene alle rovine dei giardini di Lucullo che furono, più tardi, degli imperatori…”
da Viaggio in Italia di Johann W. Goethe, Roma, 13 Febbraio 1787
Lo scrittore francese Stendhal, appassionato dell’Italia e di Roma, consiglia il viaggio al cugino e confidente Romain Colomb, che tormentato da fastidiose cefalee, intraprende la vacanza sperando in un miglioramento.
Ecco alcuni suggerimenti: A Roma andare da Franz, in Via Condotti; se fosse completo andare dalla signora Giacinta, vicino alla Dogana… Andare a cena all’Armellino sul Corso, vicino a palazzo Sciarra. Si cena alla carta con 36 baiocchi. Da Franz si mangia dalle 3 alle 5. Vicinissimo a Franz, in Piazza di Spagna, c’è un famoso ristoratore. provarli tutti e tre… Gli artisti francesi si riuniscono al Caffè Greco, vicino a Franz: cercare di andare poi a Napoli con un artista francese
da Piccola Guida per il Viaggio in Italia di Stendhal a Romain Colomb, 1828
Era infatti consuetudine farsi accompagnare nel viaggio in Italia da un artista, in modo da poter meglio apprezzare le opere d’arte e per immortalare paesaggi e monumenti più belli.
Piazza di Spagna è sicuramente un luogo da vedere a Roma. Si può comodamente raggiungere attraverso la linea A della metropolitana, che ha la stazione proprio in un angolo.