Il golfo di Mondello si trova a poco più di 10 km da Palermo.
Ferdinando IV di Borbone, re di Napoli e III re di Sicilia, amava quel luogo racchiuso fra i due promontori di Monte Pellegrino e Monte Gallo.
Inizialmente era un posto acquitrinoso, noto anche agli Arabi che lo avevano chiamato Marsa ‘at Tin, cioè porto del fango. Fu conosciuto in seguito come il Pantano, una palude che faceva parte della Riserva di Caccia dei Borbone.
I Borbone, dal 1798 in esilio volontario nella città di Palermo, abitavano poco distante, nella palazzina cinese all’interno del Parco della Favorita.
Mondello era una piccolissima borgata di pescatori al finale della Piana dei Colli, zona dove nel 1700 si trovavano le ville dell’aristocrazia palermitana.
Vista la bellezza del posto e per scongiurare pericoli di malaria, dal secolo XIX ne fu decisa la bonifica, soprattutto per volere del principe Francesco Lanza di Scalea, senatore del Regno.
Una volta bonificato, il luogo lasciò trasparire le proprie potenzialità: acque trasparenti e cristalline, una baia riparata dai venti e la vegetazione che cresceva spontaneamente. Erano gli elementi ideali per la costruzione di un grande spiaggia attrezzata.
Ed ecco che nel 1909 la società Les Tramways de Palerme, composta da politici belgi, aristocratici e imprenditori palermitani, si aggiudica la concessione dei terreni e dà l’inizio alla realizzazione di un servizio tram di collegamento da Palermo e ai lavori per la costruzione del Grande Stabilimento Balneare, di hotel, dei villini liberty e dei bei viali alberati da palme che ancora oggi possiamo vedere sulla costa di Mondello. Poco o niente è cambiato da allora.
Lo Stabilimento Balneare, nato su progetto di Rudolf Stualker, rappresenta uno dei più rari esempi nel suo genere di Art Nouveau del mondo, quel Modern Style che in Italia fu chiamato Liberty, dal nome del negozio di Londra in cui nacque il movimento.
Costruito su palafitte, seguendo la forma in uso all’epoca che prevedeva l’utilizzo del legno, fu realizzato in cemento armato e decorato da piastrelle di maiolica. E’ composto da una parte centrale con terrazzo e saloni, e due ali laterali formate da file di cabine dalle quali le signore potevano entrare in mare lontano da sguardi indiscreti.
E’ facile immaginare i ricevimenti e le serate danzanti che si tenevano al suono dei grandi grammofoni e delle orchestrine dal vivo.
Oggi Mondello è un lido attrezzato dove si trovano diversi ristoranti, dai più costosi ai semplici chioschetti di street food, ma soprattutto, è una stupenda spiaggia dai colori tropicali.
Le barchette dei pescatori ormeggiate nell’acqua turchina sono una delizia per gli amanti della fotografia.
Mondello è raggiungibile in pochi minuti da Palermo con i normali autobus cittadini delle linee Amat. Dal 1° di Maggio si prende la linea 806 che porta direttamente al paese; negli altri periodi bisogna cambiare linea nei pressi dello Stadio Renzo Barbera e salire sulla 606.
Mondello è un luogo da vedere se siamo in visita a Palermo.